“Perchè le Paralimpiadi di Tokyo 2020 non avvengono in concomitanza con le Olimpiadi, ancora, perché non sono state trasmesse non in egual misura dalla Rai. Infine, perché i premi sono minori, dal punto di vista economico, rispetto le Olimpiadi?” è quanto afferma Marika Padula, già Assessore alle pari opportunità – Comune di Potenza e Referente regionale IV sulla Famiglia, che continua “In una conversazione avvenuta con l’amico Vincenzo Zoccano, già Vice Ministro alla Disabilità, in merito la differenza di valore, in termini economici, tra le medaglie degli atleti olimpici e paralimpici, sono emerse una serie di criticità nei confronti di questi ultimi, che non possono passare in secondo piano, come la trasmissione non integrale delle gare sulle reti nazionali, altresì, sul fatto che non vengano disputate contestualmente con le Olimpiadi”. Padula continua sostenendo che “Lo sport è inclusione e si fonda sui sani principi di pari opportunità, questi ultimi, verosimilmente, disattesi da coloro i quali hanno deciso di creare una sorta di distinzione tra gli atleti italiani. Per quanto concerne il valore economico attribuito alle medaglie paralimpiche non posso che prendere atto delle scelte intraprese, anni fa, da parte del Comitato Paralimpico Italiano il quale ha deciso di stanziare alcune somme per i propri atleti. In merito quest’ultima scelta ho dato mandato ad alcuni miei collaboratori di capirne le ragioni ponendo la questione direttamente al Comitato. Ascoltato Marco Incagnola Ufficio Stampa del Cip, attualmente a Tokio, è emerso che le risorse assegnate da parte del Governo Italiano al Comitato vengono distribuite anche per le altre attività sportive dislocate su tutto il territorio nazionale, dunque la loro è una scelta che si fonda sui principi di associazionismo, pari opportunità e altruismo, ecco perché le medaglie hanno un valore economico diverso dalle altre”. L’analisi messa in campo da Padula, in merito la questione, scaturisce dal dialogo intrapreso con Zoccano, noto per aver intrapreso battaglie a tutela dei diritti per chi vive in condizioni di disabilità. Padula ricorda alcuni atleti paralimpici impegnati anche in iniziative benefiche “Molti atleti paralimpici italiani si impegnano, ogni giorno, nel sociale, come Alessandro Ossola centometrista e fondatore dell’Associazione Bionic People con l’obiettivo di aiutare tutti coloro i quali affrontano la disabilità, il suo motto è “C’è sempre vita da vivere”. Ossola (in foto a Policoro nel corso di un’iniziativa di beneficienza organizzata dall’Associazione World of Colors) si trova a Tokyo, con i nostri atleti lucani Donato Telesca e Nicky Russo, rappresentando l’Italia all’insegna dei sani principi dello sport, allo stesso modo degli atleti olimpionici, in tutta sincerità mi avrebbe fatto piacere seguire le gare in tv contestualmente alle altre. Sono molto orgogliosa che anche la Basilicata sia presente a Tokyo, è un messaggio importante da non sottovalutare”. Marika Padula da sempre si occupa di Sport e Pari opportunità e non mancherà occasione di porre la questione all’attenzione della Ministra Elena Bonetti per le Pari Opportunità e la Famiglia, affinché la questione sport e disabilità venga portata avanti con forza e determinazione. Padula conclude “Faccio mia la fase di Frank Deford, tra i più grandi scrittori sportivi di sempre, scomparso pochi anni fa, il quale affermava che Lo sport dà il meglio di sé quando ci unisce. Ecco, questo è il mio obiettivo, unire e non dividere”.
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