È prassi il turn-over dei prefetti in Italia. E’ una buona e consolidata abitudine far ruotare i rappresentanti del governo sul territorio. Tuttavia la notizia di apertura del tg questa mattina ci ha colti di sorpresa: Antonella Bellomo, prefetto di Matera da quattro anni, è trasferita a Taranto.
La dottoressa Bellomo ha interpretato in modo rigoroso e originalissimo il suo ruolo: si è fatta carico dei problemi non facili di una provincia che continuava a soffrire della crisi economica che non pare abbandonarci mentre si preparava all’appuntamento con il grande evento di Matera capitale europea della cultura.
La dottoressa Bellomo ha “preso in carico” le questioni importanti e si è prodigata al di là di ogni suo compito o dovere istituzionale. Ha gestito in modo impeccabile il lavoro preparatorio per giungere alla cerimonia inaugurale del 19 gennaio. La complessità degli eventi avrebbe preoccupato anche il più “muscoloso” degli uomini.
La dottoressa Bellomo, fisico minuto e asciutto, ha mostrato grande capacità organizzativa, professionalità e intelligenza coordinando con efficacia l’attività di tutti gli attori coinvolti mediando tra posizioni diverse e persino confortando alcuni di noi che non raramente erano presi dallo scoraggiamento. Ha aperto davvero il Palazzo del Governo.
Ricordo il nostro stupore quando Antonella Bellomo ci propose di distribuire in prefettura i pass per la manifestazione con il presidente della Repubblica in piazza San Pietro Caveoso. È stato il gesto più significativo di un funzionario dello Stato che andava molto al di là dei suoi doveri istituzionali e che entrava direttamente in campo, partecipando in prima persona al grande lavoro che ci ha consentito di essere all’altezza dei nostri compiti.
Mi dispiace un po’ questa partenza. Antonella Bellomo va a Taranto, le voglio augurare buon lavoro e ringraziarla per il prezioso esempio che ci ha dato con un grande abbraccio, senza formalità.
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