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E’ dedicato al secolo breve il quarto incontro delle “Lezioni di storia. Oltre i confini”, il cartellone di divulgazione storica che la Fondazione Matera 2019 ha inserito nel programma Future Digs, in collaborazione con le Edizioni Laterza.
L’appuntamento è per sabato 23 marzo alle ore 11 a Casa Cava e sul canale youtube della Fondazione, in diretta streaming. Ingresso libero in sala fino a esaurimento posti.
La sfida di Future Digs è quella di stuzzicare una riflessione in profondità con alcuni tra i più autorevoli personaggi dell’era contemporanea: studiosi, storici, ricercatori e intellettuali del nostro tempo che riportano Matera al centro del dibattito culturale europeo. Questo ciclo delle “Lezioni di storia”, un format delle Edizioni Laterza che si adatta perfettamente alla visione della Capitale europea della cultura, affronta il tema delle migrazioni come trasformazione di sé e degli altri.
In cattedra Simona Colarizi affronterà, nel corso della lezione intitolata “Ai confini dell’Europa. Da Versailles a Berlino”, l’arco temporale segnato da due anniversari. Sono passati cent’anni dal Trattato di Versailles e trent’anni dal crollo del muro di Berlino: due date che avevano aperto i cuori degli europei alla speranza. Nel 1919, a pochi mesi dalla fine di uno dei più terribili conflitti mondiali nella storia dell’umanità, gli europei si giurano pace e fratellanza per il futuro. Nel 1989, abbattuta la “cortina di ferro” che da quasi mezzo secolo divideva i popoli, la speranza sembra ormai un certezza. Ma i fatti avrebbero presto smentito queste rosee aspettative: intercorre solo un ventennio tra la prima e la seconda guerra mondiale e passano meno di cinque anni dal crollo del muro perché, all’inizio degli anni Novanta, si riaccendono i fuochi di un conflitto fratricida nella ex-Jugoslavia.
Simona Colarizi, nata a Modena 75 anni fa, è una storica del Novecento italiana. Dopo la laurea in Storia moderna, ha vinto una borsa di studio di tre anni del CNR che le ha consentito di partecipare alla ricerca di Renzo De Felice su Partito, Stato e Società civile nell’Italia Fascista. Ha insegnato Storia dei partiti e dei movimenti politici e poi Storia contemporanea, concludendo la carriera accademica nella Facoltà di Scienze della Comunicazione all’Università di Roma “La Sapienza”, dirigendo il corso di laurea interfacoltà in Scienze sociali, Cooperazione e sviluppo della relazione tra i popoli.
L’appuntamento è per sabato 23 marzo alle ore 11 a Casa Cava e sul canale youtube della Fondazione, in diretta streaming. Ingresso libero in sala fino a esaurimento posti.
La sfida di Future Digs è quella di stuzzicare una riflessione in profondità con alcuni tra i più autorevoli personaggi dell’era contemporanea: studiosi, storici, ricercatori e intellettuali del nostro tempo che riportano Matera al centro del dibattito culturale europeo. Questo ciclo delle “Lezioni di storia”, un format delle Edizioni Laterza che si adatta perfettamente alla visione della Capitale europea della cultura, affronta il tema delle migrazioni come trasformazione di sé e degli altri.
In cattedra Simona Colarizi affronterà, nel corso della lezione intitolata “Ai confini dell’Europa. Da Versailles a Berlino”, l’arco temporale segnato da due anniversari. Sono passati cent’anni dal Trattato di Versailles e trent’anni dal crollo del muro di Berlino: due date che avevano aperto i cuori degli europei alla speranza. Nel 1919, a pochi mesi dalla fine di uno dei più terribili conflitti mondiali nella storia dell’umanità, gli europei si giurano pace e fratellanza per il futuro. Nel 1989, abbattuta la “cortina di ferro” che da quasi mezzo secolo divideva i popoli, la speranza sembra ormai un certezza. Ma i fatti avrebbero presto smentito queste rosee aspettative: intercorre solo un ventennio tra la prima e la seconda guerra mondiale e passano meno di cinque anni dal crollo del muro perché, all’inizio degli anni Novanta, si riaccendono i fuochi di un conflitto fratricida nella ex-Jugoslavia.
Simona Colarizi, nata a Modena 75 anni fa, è una storica del Novecento italiana. Dopo la laurea in Storia moderna, ha vinto una borsa di studio di tre anni del CNR che le ha consentito di partecipare alla ricerca di Renzo De Felice su Partito, Stato e Società civile nell’Italia Fascista. Ha insegnato Storia dei partiti e dei movimenti politici e poi Storia contemporanea, concludendo la carriera accademica nella Facoltà di Scienze della Comunicazione all’Università di Roma “La Sapienza”, dirigendo il corso di laurea interfacoltà in Scienze sociali, Cooperazione e sviluppo della relazione tra i popoli.
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