Matera2019, con Modena un programma per coltivare la cultura

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Con una conferenza stampa svoltasi questa mattina nella sede della Fondazione Matera Basilicata 2019 si è aperto il programma “Città resilienti. Dialoghi filosofici tra Modena e Matera” che prevede incontri aperti al pubblico, laboratori per bambini, mostre d’arte e degustazioni di prodotti tipici. L’iniziativa nasce dalla collaborazione fra la Fondazione Matera Basilicata 2019, il Comune di Matera, il Comune di Modena, il Consorzio FestivalFilosofia, la Fondazione Collegio San Carlo di Modena.

“Abbiamo scelto di investire – ha spiegato il vicesindaco di Modena, Gianpietro Cavazza – nelle scuole, nella cultura per i ragazzi. Un lavoro che va avanti da una decina di anni e che parte da due dati essenziali: i bambini sono già cittadini e il loro modo di guardare la realtà fa parte e arricchisce la nostra visione collettiva”. E infatti tra gli appuntamenti di questa tre giorni, interamente dedicata alla collaborazione tra Matera, Modena e alcuni comuni della sua Provincia, spiccano i workshop di filosofia per educatori, per bambini, per ragazzini, organizzati con la Fondazione Collegio San Carlo di Modena.

“Senza pensiero, senza ricerca di senso – sottolinea Cavazza, che è anche assessore alla Cultura – non si fa resilienza. Qui stiamo lavorando ad accorciare le distanze con il confronto culturale, che permette di abbattere eventuali muri. La grande energia di Matera capitale europea ci ha contaminati e quindi pensiamo di dare continuità a questa iniziativa, con gli strumenti della cultura, ma anche dell’ironia”.

Il dono che il vicesindaco di Modena ha offerto all’assessore materano alla Cultura Giampaolo D’Andrea e al presidente della Fondazione Salvatore Adduce è la Bonissima, la statua simbolo della città che rappresenta la misura giusta e generosa.

“E’ un’amicizia che è nata ancor prima della proclamazione del 2014, da una visita a Matera nel 2013 dell’allora ministro Cecile Kyenge” ha ricordato Paolo Verri, direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019. Un percorso di confronto, di iniziative congiunte nato dal protocollo firmato l’anno scorso tra Matera, la Fondazione Matera Basilicata 2019, Modena e 24 comuni della sua provincia. “Come già l’8 marzo per la Biennale Democrazia di Torino – ha affermato il direttore generale di Matera 2019 – in questi giorni proporremo un’anteprima del FestivalFilosofia di Modena, Sassuolo e Carpi con un focus tra arte, lavoro, trasformazioni tecnologiche e nuove forme di creatività”. In questo scenario rientra la donazione di una grande opera (4 metri in ferro) dello scultore di Fanano, Giovanni Bellettini, Dialogo con l’assoluto, che sarà inaugurata domani, 16 marzo, in via Dante.
“Con le tre giornate dedicate a Modena – ha concluso Verri – comincia la nostra primavera, che ci vedrà organizzare 300 eventi fino a giugno, il meglio del cartellone in Italia e anche in Europa. Ma i numeri già ci danno ragione: ventimila passaporti e centomila presenze, 270 milioni di contatti sui vari strumenti di comunicazione, oltre trecentomila utenti unici sul nostro calendario ufficiale, la piattaforma Materaevents.it”.

“La resilienza va dimostrata – ha osservato il professor Giampaolo D’Andrea, assessore alla Cultura del Comune di Matera – a partire da prodotti storici e materiali che configurano la realtà urbana e ne definiscono l’identità, costituendo elementi esistenziali. Il FestivalFilosofia si misura e riflette su cose molto concrete. Senza continuità le comunità non vanno avanti: basti ricordare il legame profondo tra la comunità irsinese che ha gran peso a Sassuolo e il paese di origine, con la statua di Sant’Eufemia che arriva per la festa patronale del centro modenese”.

Al tema della sfida del destino sono state dedicate le conclusioni del presidente della Fondazione, Adduce: “Era già complicato osare candidarsi. E certo ci ha aiutato a vincere e a gestire poi bene il successo un nostro atteggiamento di resilienza. Come, ad esempio, la decisione presa, alla vigilia dell’esito della competizione di capitale europea della cultura, di realizzare comunque il programma culturale che avevamo candidato, a prescindere dalla città che avrebbe guadagnato il titolo”.

Fra gli ospiti più importanti Roberto Esposito (16 marzo, Casa Cava, ore 18), Nathalie Heinich (17 marzo, ore 10.30, Casa Cava) e Stefano Micelli (17 marzo, Casa Cava, ore 12).

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