L’evento alla Cava del Sole ha chiuso la settimana “Matera vista dalla luna” organizzata per celebrare i 50 anni della missione Apollo 11
Pubblico in piedi, lunghi applausi e due bis al concerto dell’orchestra sinfonica nazionale della Rai guidata mirabilmente da James Conlon, uno dei più autorevoli direttori al mondo, organizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 nella suggestiva cornice della Cava del Sole.
Circa 2.500 persone hanno accolto la “Sinfonia per l’Europa”, titolo del concerto pensato dallo stesso Conlon che, non a caso, ha scelto tre compositori provenienti da tre dei paesi fondatori dell’Unione Europea: Beethoven, Germania, Bizet, Francia, e Respighi, Italia.
“Sono particolarmente felice di dirigere questa orchestra nazionale per la prima volta in Basilicata, la regione in cui sono nati due dei miei bisnonni”, ha detto il grande direttore d’orchestra sul palco della Cava del Sole senza nascondere un pizzico di emozione.
La serata è iniziata con la Sinfonia n.7 in la maggiore op. 92 che lo stesso Beethoven avrebbe poi definito come una delle sue creazioni più felici. Già dalle prime note il direttore ha messo in mostra le sue qualità espressive muovendo i corpi sonori dell’orchestra in una sorta di danza collettiva, precisa, cronometrica nei tempi, ricca di sfumature dinamiche.
Una guida davvero sapiente quella di James Conlon e un organico davvero coeso e con una lucida compattezza sonora. Grazie anche alla disposizione degli strumenti dell’orchestra che, a differenza di quella tipicamente americana, ha visto la sezione dei violoncelli al centro, e i violini e le viole alla destra e alla sinistra del direttore.
La serata è proseguita con un’altra straordinaria interpretazione della famosissima Carmen di Georges Bizet e si è conclusa con il poema sinfonico “Pini di Roma” con cui Ottorino Respighi nel 1924 provò a descrivere le atmosfere che attraversavano alcuni luoghi della Capitale, da Villa Borghese al Gianicolo alla via Appia.
Dopo i saluti del direttore Conlon, i due bis: un omaggio alla Cavalleria Rusticana, considerato che la versione integrale andrà in scena nei Sassi il 2 e il 3 agosto, e un pezzo tratto da “La Forza del destino” di Giuseppe Verdi.
Felice conclusione di una giornata impegnativa per Colon che ieri mattina lo ha visto protagonista in una delle “Lezioni materane di Rai Radio3” al Conservatorio “Egidio Romualdo Duni” di Matera.
“Provate a mettere – ha spiegato il direttore davanti a una platea di allievi – bambini molto piccoli in una foresta e fategli ascoltare Bach, Mozart, Beethoveen. E vedrete che canteranno perfettamente i grandi classici. Il problema, almeno negli Stati Uniti, è stato il taglio della formazione musicale nelle scuole negli anni 80. Prima si studiava uno strumento, si partecipava ai cori, si ascoltavano i classici. Oggi abbiamo persone di qualità a cui però è stata negata questa opportunità di crescita culturale e intellettiva”.
Nell’illustrare il programma del concerto Conlon aveva sottolineato come la forza e la bellezza della musica siano nella sua capacità di creare legami tra le culture e i popoli dei diversi paesi: “Beethoveen ha influenzato Verdi e Bizet. Non dobbiamo farci limitare o influenzare dai confini. Io non mi occupo di politica ma non mi piace quello che sta succedendo oggi negli Stati Uniti. Perché è in totale contrapposizione a quella che è l’essenza della nostra storia, di un Paese che nasce dalla cultura e dalla pratica dell’apertura”.
Oggi poi tappa al Comune di Calvello dove il sindaco Anna Maria Falvella insieme a tutta la comunità dgli conferirà la cittadinanza onoraria. Nella circostanza gli saranno consegnate le copie di tutti i documenti anagrafici dei suoi avi, fin al Settecento. Compreso l’atto di nascita del bisnonno che gli ha trasmesso il gene e la passione per la musica. Firmato dal trisavolo della sindaca, primo cittadino a metà dell’Ottocento.
Il concerto di Colon ha chiuso la settimana “Matera vista dalla luna” organizzata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 per celebrare i 50 anni dalla missione Apollo 11.
Views: 14