La definizione di un cronoprogramma, cioè dell’elenco degli interventi in ordine di importanza e urgenza, e la formazione di un esecutivo snello e dinamico che sia rappresentativo della maggioranza in Consiglio comunale non solo non rappresentano una limitazione delle attribuzioni del sindaco: ne rafforzano, invece, il ruolo e la capacità di accelerare la realizzazione del programma.
E’ quanto emerso giovedì sera nel corso dell’assemblea del movimento “Osiamo, Lavoro e Sviluppo” che ha preso atto che i ritardi che si stanno accumulando nella preparazione dell’evento “Matera 2019” non sono più tollerabili e che bisognerebbe avviare la cantierizzazione delle opere considerato che per molte è stata individuata la linea di finanziamento.
Una presa di coscienza dovuta alla città intera che sente deluse le proprie aspettative riposte nel cambio di amministrazione dell’ultima tornata elettorale. Ciononostante noi di “Osiamo, Lavoro e Sviluppo” non ci sentiamo corpi estranei all’interno della coalizione, piuttosto auspichiamo un significativo cambio di marcia per il bene dei cittadini ponendo l’accento sulla necessità di trovare nuova energia e nuova linfa vitale all’interno dei gruppi stessi di maggioranza superando ogni preconcetto e personalismo.
L’assemblea tutta non intende abbandonare la nave, che in questo momento non naviga in acque sicure, ma ha invitato il gruppo consiliare di riferimento a non appiattirsi seguendo la rotta filo governativa locale ma di prestare attenzione, con occhio critico, ad ogni provvedimento.
Questa città merita un cronoprogramma lineare, trasparente, puntuale ed attento guidato da una giunta composta dalle giuste professionalità al giusto posto.
Si è tenuto a ribadire, a scanso di ogni equivoco, che questa è la priorità del movimento civico “Osiamo, Lavoro e Sviluppo” che nell’ultimo anno e mezzo di amministrazione ha sempre mantenuto fede all’impegno preso con il patto dell’apparentamento. In quella data oltre a condividere linee programmatiche, che si intende tutt’ora portare a compimento, ci si è imposti l’obbligo di lavorare con tanto sacrificio per sfruttare al massimo le potenzialità che derivano da questo importantissimo storico quinquennio.
È giunto il momento di mantenere l’impegno preso senza perdere ulteriore tempo ed indirizzare la nave verso rotte più sicure per raggiungere la meta tanto ambita e ben meritata.
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