Nel libro-inchiesta “Sodoma” dello scrittore francese Frédéric Martel – tra i più discussi del momento: l’autore considera l’omosessualità il pilastro su cui si regge il sistema di potere della comunità ecclesiale in Vaticano e nella Chiesa – si parla dell’esperienza umana e religiosa del sacerdote lucano fondatore di Arcigay e dell’opera a lui dedicata dal giornalista del Quotidiano del Sud Rocco Pezzano, intitolata “Troppo amore ti ucciderà. Le tre vite di don Marco Bisceglia” (Edigrafema Edizioni, 2013).
«Ciò che è fondamentale nella vicenda di Marco Bisceglia – racconta a Martel l’accademico Francesco Gnerre che conosceva il prete lucano – è che non è stato ipocrita. Per diversi decenni, finché è rimasto nella Chiesa, non ha condotto una vita da gay; solo dopo ha vissuto la sua omosessualità con gli eccessi dei nuovi iniziati».
Martel parla anche del confronto avuto con il giornalista lucano durante la stesura dell’opera. «Il suo biografo, Rocco Pezzano, che ho intervistato, resta sorpreso da “questa vita da looser” in cui Marco Bisceglia sembra essere passato di fallimento in fallimento senza riuscire mai a trovare la propria strada».
In un libro assai critico con la chiesa e il Vaticano, la figura di Marco Bisceglia emerge come quella di un portatore di verità dai tratti profetici, una persona libera e coraggiosa incapace di compromessi, avanti decenni rispetto ai suoi contemporanei e ancora oggi forse inarrivato per visione dell’uomo e del suo rapporto con il mondo di tutti i giorni e con il trascendente.
Il volume di Edigrafema è a tutt’oggi l’unica biografia di Marco Bisceglia, insignita di una menzione speciale al Premio “Carlo Levi” 2014, scelto dall’Università di Bologna come libro di testo per esame nell’anno accademico 2013/2014 e i cui diritti sono stati acquistati per trasformarlo in un film.
Il libro di Frédéric Martel, tradotto in otto lingue e distribuito in una ventina di Paesi, è stato pubblicato in Italia da Feltrinelli nei giorni scorsi.
Scheda del libro
“Troppo amore ti ucciderà. Le tre vite di don Marco Bisceglia”
di Rocco Pezzano
Chi era Marco Bisceglia? Sacerdote, omosessuale, promotore di numerose battaglie a favore delle libertà individuali. Il fondatore di Arcigay, morto di Aids nel 2001.
Gesuita, operaio in Francia, guida spirituale nella principale parrocchia della sua Lavello, dove fonda la comunità del Sacro Cuore (modello studiato in Europa), si distingue per le sue azioni tra i preti del dissenso e per la vicinanza alla Teologia della Liberazione.
Vittima di un raggiro giornalistico – lo accusano di aver celebrato il primo matrimonio di coscienza tra gay – viene lanciato alla ribalta nelle più spietate cronache nazionali, quindi sospeso a divinis dalla Chiesa Cattolica.
L’esperienza politica al fianco di Marco Pannella, il coming out, il trasferimento a Roma e l’attivismo tra le fila dell’Arci, l’amicizia con il giovanissimo Nichi Vendola e la gestazione di Arcigay segnano l’approdo a una nuova vita.
A pochi anni dalla nascita del primo nucleo dell’associazione che tutela i diritti degli omosessuali, cala il sipario sul palcoscenico pubblico e rientra in seno alla Chiesa.
Attraverso ricostruzioni, testimonianze, lettere, omelie, immagini si indaga per la prima volta l’esperienza umana, religiosa e sociale di un uomo innamorato del Vangelo – che in lui si fa sguardo d’amore alla povera gente – ma troppo scomodo per le gerarchie vaticane e la società del tempo.
Il dibattito in corso sui diritti civili, non solo italiano, e i numerosi tentativi di cancellarli, attualizza la controversa figura di Marco Bisceglia, sostenitore di una verità che ha lasciato tracce indelebili alle future generazioni.
Views: 16