Nuova tappa del Progetto per far diventare il “Festival di Potenza” capofila dei Festival del Sud.

Condividi subito la notizia

Nuova tappa del Progetto per far diventare il “Festival di Potenza” capofila dei Festival del Sud. Il direttore artistico Mario Bellitti ha incontrato Antonio Maglione, patron del  festival Vota la voce, a Caserta, nello studio artistico di Tullio Pizzorno,  uno degli artisti del Sud più apprezzati in Italia e all’estero. La sua carriera è ricca di collaborazioni eccellenti: Mina, Alberto Radius, il pianista jazz Niels Lan Docky, Collage, oltre ad essere da molti anni un collaboratore artistico del Festival di Potenza, giunto alla ventitreesima edizione, in programma sabato 16 novembre (Centro Polivalente Malvaccaro). Bellitti già da qualche anno partecipa in Giuria al Festival Vota la voce e ha intensificato il rapporto di collaborazione con il patron della manifestazione di Caserta per la valorizzazione di giovani talenti. Ci sono al Sud decine di Festival – sottolinea Bellitti che ha collaborazioni con organizzatori di  Festival anche in Puglia e in Calabria – che hanno esigenza di un coordinamento e comunque di un evento unico per affermarsi a livello di evento nazionale. Già da alcuni anni i cantanti selezionati al Festival di Caserta partecipano a quello di Potenza come è accaduto a Festival che si svolgono in Puglia e Calabria. Bellitti intende candidare Potenza a “città dello spettacolo e dell’accoglienza” con una sorta di Festival dei Festival al quale partecipano talenti artistici selezionati in differenti eventi di spettacolo. A sostenere il Progetto Tullio Pizzorno che ha lavorato ad una produzione dedicata ad Alberto Radius – scomparso lo scorso febbraio, all’età di 80 anni – di cui è stato l’ultimo autore. Nell’edizione scorsa dal palco del Polivalente Malvaccaro ha raccontato in un video il suo legame speciale con Radius e ha proposto un brano dal vivo. Poi ha consegnato la “staffetta” al figlio giovanissimo, Dario, che chitarra-voce ha interpretato una difficilissima canzone di un cantautore brasiliano (Djavan), dando prova di essere già a  buon punto sulle orme del padre. “Non potevo non onorare (come sempre farò) il mio grande amico Alberto Radius, soprattutto – dice l’artista casertano – in concomitanza del progetto “L’autore che canta”, che mi vedrà impegnato sia a pubblicare il suo album postumo, con le nostre canzoni inedite, sia a portare in giro dal vivo le canzoni che ho scritto per Alberto oltre a quelle che ho scritto per altri importanti interpreti”.

festival
festival

Views: 1

Condividi subito la notizia