Un viaggio sonoro sulla terra e nella terra: “Incontri Live” è il titolo del decimo cd di Officina Zoè, uno dei gruppi più importanti e longevi di musica tradizionale e popolare salentina che compie 25 anni. E per festeggiare questo traguardo, la casa editrice Kurumuny propone questo progetto discografico, distribuito da venerdì 27 luglio in cd e vinile, sostenuto da Puglia Sounds Record 2018 (Regione Puglia – Fsc 2014/2020 – Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro). Il tour di presentazione del disco partiràsabato 28 luglio da San Pietro al Tanagro (Salerno) e proseguirà sabato 4 agosto a Contrada (Avellino), lunedì 6 agosto a Patù (Lecce), sabato 11 agosto a Giungano(Salerno), lunedì 13 agosto ad Acuto (Frosinone) per approdare lunedì 20 agosto in Piazza della Repubblica a Martignano per una delle tappe del Festival “La Notte della Taranta“.
“Incontri live” è un racconto della lunga storia del gruppo e delle sue numerose collaborazioni con artisti internazionali, che finalmente si concretizzano in musica non solo live, ma d’ascolto. Il gruppo si pone in una dimensione di accoglienza e apertura, mettendosi alla prova con diverse sonorità e culture, senza tralasciare gli aspetti fondanti della propria musica, che sono la ricerca costante sulla tradizione musicale salentina e la creazione di nuove composizioni musicali che cantano e raccontano il contemporaneo. L’unione sonora di questi incontri induce nell’ascoltatore un viaggio emozionale e geografico quasi surreale eppure reale; ogni incontro è fortemente legato alla sonorità vocale e strumentale della terra ospitata, ma perfettamente integrato con la musica di Officina Zoè. Intorno al nucleo storico e creativo, tuttora costituito da Lamberto Probo(tamburello, tammorra, percussioni salentine: cupa cupa, lavaturu, violino a sonagli), Donatello Pisanello (organetto, chitarra, mandola) e Cinzia Marzo (voce, flauti, tamburello e castagnette), si sono avvicendati, nel corso degli anni, decine di musicisti pugliesi e internazionali. La formazione attuale è completata da Giorgio Doveri (violino e mandola), Luigi Panico (chitarra) e Silvia Gallone (tamburello, tammorra, sonagli e voce). Questo lavoro è un omaggio alle musiche della Madre Terra. Un viaggio che va dai canti del Mali con Baba Sissoko e Mamani Keita, alle corse dei cavalli nelle steppe della Mongolia con Hosoo & Transmongolia, fino a raggiungere gli indigeni Sami dellaLapponia di Mari Boine, per tornare ai profumi della Istanbul danzante con Mercan Dede e Secret Tribe. E poi ancora nell’Egitto dei Mazaher, nel Burkina Faso di Kandy Guira, fino all’afro-america di Don Moye. In questo disco i suoni della Terra si incontrano e si raccontano nel grande linguaggio universale della musica.
L’Officina Zoè nasce nella primavera del 1993, dall’unione di alcuni musicisti salentini su idea di Lamberto Probo (voce, tammorra, tamburelli e percussioni), Donatello Pisanello (organetto diatonico, chitarra e mandola) e Cinzia Marzo (voce, flauti, tamburello castagnette). Negli anni ’90 il gruppo è tra i protagonisti del movimento di revival della tradizione musicale salentina, che ha portato oggi alla ribalta internazionale il Salento. L’elemento di forza del gruppo è la ricerca costante della trance e della ciclicità insita nel ritmo arcano dei tamburelli e intrisa di minimalismo nella musica e nel canto: ciò ha reso possibile, col tempo, la realizzazione di nuove composizioni musicali che cantano e raccontano il mondo di oggi, ma profondamente ancorate e rispettose della filologia e del linguaggio della tradizione. Solo in questo modo è stato possibile ridare alla musica popolare del Salento, alla Pizzica, il suo ruolo nel panorama della world music; una tradizione viva, come vivo è il sangue che circola nelle vene, lontana dal folk, che invece racconta di una tradizione morta, riesumata solo come intrattenimento del giullare di corte. Il gruppo vanta numerose partecipazioni a importanti festival nazionali e internazionali di musica, quali il Womex a Berlino, il Festival di Villa Ada, il Premio Tenco, il Womad di Peter Gabriel a Palermo, il Festival “I suoni delle Dolomiti” in Trentino con Baba Sissoko, la rassegna “Voix de femmes” a Bruxelles. E ancora al Festival Stimmen, in Germania e il Festival dei Popoli a Firenze, oltre che concerti negli Stati Uniti, Corea del Sud, Giappone e India. Importanti anche i lavori in ambito cinematografico tra cui va menzionata la lunga e proficua collaborazione con Edoardo Winspeare e ben tre lungometraggi (Pizzicata, Sangue vivo e Il miracolo). Da menzionare ancora la realizzazione della colonna sonora del documentario Le bende del giaguaro di Marta Vignola sui trent’anni dalla dittatura cilena, e la collaborazione col regista Pippo Mezzapesa. Il gruppo vanta inoltre numerose collaborazioni artistiche in campo teatrale con Pamela Villoresi, Teatro Argot, Domenico Carli). Vanno ricordate infine le esperienze con Ominostanco – manipolatore di suoni; Famoudou Don Moye, esponente dell’afrojazz e batterista degli Art Ensemble of Chicago e Baba Sissoko, polistrumentista maliano di fama internazionale. Il gruppo ha inciso Terra (autoprodotto 1997 – Riedito nel 2005 da AnimaMundi); Sangue vivo (Cantoberon 2000); Il miracolo (Minus Habens records 2003), Crita (Polosud 2004); Live in Japan (Polosud 2007); Maledetti guai (Polosud 2010); Taranta Nera(Irma Records – Italian World Music 2012); Mamma Sirena (AnimaMundi 2015) e Live in India (Kurumuny 2017).
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