Nei giorni scorsi si è tenuta a Matera la seconda riunione della Commissione B.I.M. (Building Information Modeling), costituita in seno all’Ordine degli Ingegneri della provincia di Matera.
Con l’adozione del BIM, i modelli tridimensionali che prima erano considerati il punto di arrivo della fase di progettazione, diventano punto di partenza per la costruzione e la gestione dell’opera stessa. Attraverso l’utilizzo dei set delle informazioni legate al progetto, è possibile rendere intelligibile e condivisibile il patrimonio completo di dati sull’intera opera, favorendo il lavoro in equipe, e ottimizzando costi, tempi, sicurezza dei dati e uniformità dei processi rispetto alle procedure dettate dalle norme e dai criteri di qualità.
Durante l’incontro, l’Ing. Vittorio Mottola, che da oltre dieci anni si occupa dell’innovazione progettuale nel campo dell’Architettura e dell’Ingegneria, ha illustrato ai presenti una serie di esperienze di applicazione di modelli B.I.M. a livello nazionale e internazionale, tra cui due progetti di riqualificazione per le Università di Macerata e della Basilicata, e l’implementazione dei modelli nella fornitura di infissi per la nuova sede dell’Apple Campus di Cupertino, in California (USA).
Successivamente, ha avuto luogo l’intervento dell’Ing. Francesco Paolo Lamacchia, socio fondatore dell’Istituto per il BIM in Italia (IBIMI): egli ha fornito alcuni aggiornamenti sullo stato dell’arte dell’applicazione, chiarendone gli elementi fondanti e dimostrando il ruolo importante ricoperto dai professionisti all’interno della filiera. Il mondo della progettazione digitale sta comportando un poderoso adeguamento delle attività correlate, come, ad esempio, quelle legate alle certificazioni e all’adeguamento dei percorsi formativi che sono chiamati a recepire le linee d’indirizzo impartite dal capitolo italiano esclusivo Building Smart.
In un continuo processo di innovazione e cambiamento, è necessario che l’ordine professionale continui a coadiuvare la migrazione ai nuovi modelli da parte di tutti i professionisti iscritti, la cui maggioranza, spesso, ha bisogno di linee guida di orientamento e di una casistica di riferimento in campo applicativo, ancor prima che l’adozione degli strumenti digitali sia imposta, com’è prevedibile, da nuove normative. “Siamo contenti dell’interesse suscitato dalla trattazione, e ci auguriamo che le nostre iniziative richiamino un numero sempre maggiore di colleghi, in particolare i giovani iscritti” – ha dichiarato il presidente dell’Ordine, Ing. Giuseppe Sicolo, che coordina anche la commissione BIM.
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