Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Potenza, Giuseppe D’Onofrio, è stato audito insieme al presidente della Federazione degli Ingegneri della Basilicata, Francesco Abbate, presso la terza Commissione Attività produttive, territorio, ambiente del Consiglio regionale della Basilicata, la quale ha approvato all’unanimità una proposta di legge su “Norme in materia di tutela e prevenzione dei rischi di caduta dall’alto”.
L’atto, d’iniziativa dei consiglieri Bellettieri, Acito e Piro di Forza Italia, ha l’obiettivo di predisporre misure preventive oltre che di protezione collettiva e individuale contro le cadute e per lavorare in sicurezza su tutte le attività che si svolgono in quota ad un’altezza superiore ai due metri. Un tema sensibile, sul quale ogni anno si registrano infortuni soprattutto in ambito edilizio con fatti gravi e spesso mortali.
“L’Italia – ha dichiarato D’Onofrio, sentito prima del voto – è già dotata di un importante strumento normativo, il D.Lgs. n.81 del 09.04.2008, che nel testo, negli allegati e nelle successive integrazioni, riesce a disciplinare tutti gli aspetti relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Ciò nonostante si rilevano giornalmente criticità nell’attuazione pratica delle norme di sicurezza per i lavori in quota.
Abbiamo dichiarato la disponibilità a collaborare – è la sottolineatura del presidente OrdingPz – nella stesura dell’allegato tecnico di attuazione della legge, al fine di conseguire quattro obiettivi. In primis, dotare le coperture dei fabbricati ed altri luoghi di lavoro in quota di dispositivi ed apprestamenti permanenti, che rendano facilmente applicabili procedure e modalità di accesso e transito per
tutti gli interventi futuri di ispezione e manutenzione. Inoltre, fornire indicazioni tecniche progettuali ed esecutive uniformi, sensibilizzare il committente dei lavori o il responsabile/gestore del fabbricato sulla necessità di imprese e lavoratori idonei alle procedure, non da ultimo, formare i lavoratori e tutte le figure tecniche responsabili circa le corrette procedure e modalità di accesso
e transito in quota con l’uso dei dispositivi e degli apprestamenti permanenti in dotazione ai fabbricati. Auspichiamo – ha concluso D’Onofrio – senso di responsabilità da tutte le parti coinvolte per tracciare un percorso di buone pratiche anche sul territorio lucano.”
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