“Ci risiamo, denunciano l’ennesima aggressione ai danni del personale sanitario nell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera. Sostegno, vicinanza alle CPS Infermiere e OSS le quali, nel reparto di Dialisi del nosocomio materano hanno subito l’ennesima aggressione fisica”.
Forte è la denuncia del segretario regionale dell’Ugl Medici, Angelo Fracchiolla e del segretario provinciale Ugl Sanità di Matera, Gianni Sciannarella che evidenziano quanto di grave si consuma in un ospedale pubblico.
“Ma arriviamo ai fatti – proseguono i sindacalisti: il marito di una paziente che stava dializzando, entrando in una zona vietata al pubblico perché il rischio d’infezioni è molto elevato, si è scagliato con inaudita violenza nei confronti delle lavoratrici che a suo dire, colpevoli di aver ritardato l’uscita della moglie dall’Ospedale. L’Ugl esprime profonda indignazione perché il soggetto non è nuovo a questi episodi, già segnalati dallo stesso personale Infermieristico e Oss con diverse lettere alla Direzione Sanitaria del Presidio la quale, non ha mai preso provvedimenti a riguardo. Di questo ennesimo e grave episodio, ancora una volta la Direzione Sanitaria è stata allertata ma nessuno si è recato a verificare l’accaduto. Siamo veramente indignati perché vi è un’escalation di episodi di becera violenza ai danni di Operatori Sanitari, ogni giorno al personale del P.S., della Psichiatria, del 118, degli ambulatori e di molti altri reparti subendo lo sfogo dei cittadini che spesso si manifesta in maniera violenta. Le cause scatenanti sono molteplici – aggiungono Sciannarella e Fracchiolla -, spesso i tempi di attesa o semplicemente voler accedere nei reparti fuori dagli orari consentiti, tutte situazioni che provocano reazioni fuori luogo. I dipendenti del ‘Madonna delle Grazie’ non si sentono tutelati. Noi chiediamo alle Direzioni Generale e Sanitaria provvedimenti seri perché questi avvenimenti non devono accadere in nessun posto di lavoro. Chiediamo un intervento dell’Assessore Regionale Franconi affinché verifichi sulla sicurezza degli operatori Sanitari. Ricordiamo che nella maggior parte si tratta di violenza su personale per lo più donne, e per ciò chiediamo la costituzione del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, per la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG), a Matera inesistente, al fine di poter garantire nell’ambito dell’Azienda, un ambiente di lavoro improntato al benessere organizzativo, contrastando ed eliminando ogni forma di violenza morale o psichica. A tal l’uopo non escludiamo, se non dovessimo ottenere risposte concrete ed immediate dalla ASM, una manifestazione e una richiesta di incontro al Prefetto ritenendo che, la violenza vada combattuta in ogni forma ch’essa si manifesti. Dopo il danno viene la beffa perché ricordiamo che gli operatori sanitari devono fronteggiare e sopperire alla cronica mancanza di personale: basti vedere la situazione della Segreteria Radiologica dove solamente tre dipendenti svolgono lavoro che prima facevano in 6, quindi ogni giorno devono fronteggiare in prima linea centinaia di persone che si rivolgono a loro per le prestazioni. L’Ugl – concludono Fracchiolla e Sciannarella – ricorda che proprio il personale della Radiologia più volte ha segnalato alla Direzione che le porte di accesso al reparto non si chiudono, rendendo vane tutte le misure di sicurezza e protezione dei lavoratori. Speriamo ora che il nostro grido di allarme non resti inascoltato, auspicando che si prendano provvedimenti immediati, che non si aspetti che accadano fatti ancora più gravi e restiamo in attesa di risposte concrete e risolutive dalla parte manageriale”.
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