Il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, incontra le aziende lucane dell’Oil&Gas all’Omc di Ravenna
RAVENNA, 30 marzo 2017 – “Quelli annunciati ieri dall’Ad Eni, Claudio Descalzi, sono investimenti bloccati da anni e questa è una vera e propria tragedia nazionale, a danno di tutti gli italiani. Il Paese è ancora fortemente dipendente dall’importazione di energia prodotta da fonti fossili. L’approvvigionamento da rinnovabili è notevolmente aumentato, ma pur volendo immaginare un raddoppio, questo non basterebbe comunque a renderci completamente autonomi. Il nostro sottosuolo è ancora ricco di idrocarburi ed è per questo che bisogna tirarli fuori, secondo un modello di sostenibilità ambientale, che garantisca il massimo rispetto del territorio. E’ indispensabile dialogare anche con chi è contrario al petrolio, ma alla fine una decisione va presa, perché non si può continuare a sperperare risorse e perché è necessario che i soldi degli italiani rimangano in Italia”. Questo il messaggio che il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, ha lanciato dallo stand di Confindustria Basilicata, all’Omc di Ravenna, dove ha incontrato le aziende lucane dell’Oil&Gas presenti, all’incontro di un seminario su Basilicata, sviluppo sostenibile e petrolio.
“Dove c’è Oil&Gas, c’è cultura d’impresa, ingegneria e, perché no, anche agricoltura e turismo di grande qualità – ha continuato il professor Tabarelli – Il miglior esempio di questo arriva proprio da Ravenna, dove da anni le estrazioni di gas in mare hanno portato ricchezza, dimostrando la perfetta possibilità di convivenza con altri asset industriali strategici. Dove c’è industria, c’è tessuto d’impresa e con questo intendo non solo stabilimenti, ma anche infrastrutture e innovazione; più in generale, reddito e occupazione. Ecco perché – ha concluso – la Basilicata non può perdere questa occasione”.
Views: 21