PISTICCI SCALO. Una grande giornata di festa per la comunità di Pisticci Scalo e della Valle, che, nella nuova bellissima struttura parrocchiale, ha accolto il nuovo parroco di San Giuseppe Lavoratore, don Giuseppe Ditolve, nativo di Irsina, a Pisticci da circa un paio di lustri avendo operato come vicario parrocchiale, prima nella parrocchia di Sant’Antonio retta da don Michele Leone e poi in quella di Cristo Re nel rione Matina con don Leonardo Selvaggi. Allo Scalo sostituirà don Domenico Spinazzola, parroco per diversi anni, ed ora nominato Cappellano della “Casa Monsignor Brancaccio” di Matera. Un tempio gremito di fedeli non solo del quartiere, ma anche di gente di Pisticci, Marconia, Craco, Bernalda e soprattutto di Irsina, la città di don Giuseppe, che non hanno voluto mancare a questo importante avvenimento presieduto dal Vescovo di Matera – Irsina, Monsignor Giuseppe Antonio Caiazzo. Presenti tutti i parroci e sacerdoti di Pisticci, don Rocco Rosano, don Leonardo Selvaggi, don Michele Leone, don Rosario Manco, don Antonio Lopatriello, don Antonio Di Leo, don Leonardo Sisto, don Franco Laviola, don Giovanni Punzi, parroco dello Scalo per tanti anni e il diacono don Mattia Albano. Tante le autorità civili e militari presenti con l’Amministrazione comunale presente in forma ufficiale con il sindaco Viviana Verri e l’assessore Salvatore De Angelis, l’ex sindaco Vito Di Trani, il nuovo Comandante la Compagnia dell’Arma pisticcese, il capitano Massimiliano Cipolla, il Comandante della Polizia locale Tenente Fortunato, il Colonnello Medico dell’ Esercito Francesco Vena e due sottufficiali D’Amato e Golisciano della Stazione dei Carabinieri Forestali di Tursi, il Presidente dei Cavalieri di Santa Maria del Casale, Giuseppe Quinto. La cerimonia è iniziata con la lettura del Decreto di nomina firmato dal Vescovo, datato 5 ottobre 2018 e valido per 9 anni. “ E’ un giorno solenne per questa comunità e per il nuovo arrivato don Giuseppe che, proprio oggi, tanti anni fa ricevette la sua ordinazione sacerdotale. Da qui anche il valore particolare che, alla luce di questa coincidenza, assume la liturgia che andiamo a celebrare – ha esordito il Vescovo Caiazzo che, tra l’altro si è augurato che “parroco e parrocchiani dello scalo, formino una sola famiglia”. Il Vescovo ha sottolineato l’impegno e le iniziative di don Giuseppe per i problemi ambientali della valle, ma anche l’attenzione dello stesso verso i malati e bisognosi della città, invitandolo a “dare tutto te stesso nel ministero pastorale che ti attende a servizio della Chiesa che non ti lascerà mai solo”. Per l’occasione, un pensiero di riferimento anche per don Domenico Spinazzola e don Giovanni Punzi, per tutto quello che, con il loro impegno sono riusciti a concretizzare nella parrocchia di San Giuseppe Lavoratore, che hanno guidato con il sostegno di tutta la comunità. Comunità che attraverso le significative parole della giovanissima Paola Coriglione ha voluto salutare “ con grande gioia” l’arrivo del nuovo parroco. Non è mancato il saluto non solo istituzionale del sindaco Viviana Verri che a nome suo personale e della comunità che rappresenta, ha augurato a don Giuseppe, un lungo e fattivo cammino pastorale di apostolato. Visibilmente commosso, ma anche soddisfatto, don Ditolve ha preso la parola salutando e ringraziando il Vescovo per l’affetto e l’attenzione che per lui ha sempre avuto, le autorità presenti e il Coro Parrocchiale diretto da Maria Luisa Giannuzzi. Un saluto a tutti sacerdoti presenti nel tempio ma anche a quelli che per vari motivi non l’hanno potuto raggiungere e in particolare ai padri Maristi di Tinchi e Marconia e a don Giovanni Punzi e don Domenico Spinazzola che qui lo hanno preceduto. Non poteva mancare un saluto ai suoi familiari che non lo hanno lasciato mai solo e un sentito riferimento alla comunità dei fedeli parrocchiani dello Scalo che “ mi ha accolto in modo straordinario ed a cui chiedo, dopo un grande, sentito ringraziamento, un forte impegno, nel nome di San Giuseppe Lavoratore e San Rocco che ci assisteranno nel portare avanti tutti insieme l’esercizio apostolico che ci attende”. In chiusura la lettura del verbale di presa possesso della parrocchia sottoscritto dal Vescovo e due testimoni, Antonio Quinto e Claudia Selvaggi, seguito da una grande ovazione dei presenti a cui, grazie all’impegno e al contributo delle famiglie del quartiere, è stato offerto un ricco gustoso buffet. In In serata, nella Chiesa Madre della Parrocchia di S.Pietro e Paolo, il Vescovo don Caiazzo ha presieduto la cerimonia di commiato di don Rocco Rosano, dalla Parrocchia che ha retto per 12 anni. Per l’occasione, la statua di San Rocco, portata in chiesa la scorsa domenica, è stata riaccompagnata in solenne processione nella cappella che la ospita ormai da sei anni.
MICHELE SELVAGGI
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