Documento di proposte dell’Anci per la sanità nel Materano

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Le proposte scaturiscono da quanto emerso nel corso dell’incontro di presentazione del Piano Sanitario
Regionale (PSR), avutosi con il Direttore dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari (AGENAS), il
Presidente e l’Assessore alla Sanità della Regione Basilicata, nonché successivi incontri territoriali sull’annoso
tema della Sanità lucana.
Il Piano Socio-Sanitario Regionale della Basilicata comprova un’estrema debolezza della sanità lucana e,
nonostante riporti dati non aggiornatissimi, in quanto riferiti al 2019/2021 (e dopo si percepirebbe una
situazione persino peggiorata), dimostra che il sistema socio-sanitario attuale è inadeguato ad assicurare
livelli di prestazioni accettabili per i cittadini lucani, in particolare per coloro che risiedono nell’area sud della
Regione, come si evince incontrovertibilmente dalla stessa rete ospedaliera.
Peraltro, conseguenza diretta di alcune criticità e disfunzioni irrisolte, consiste nella fuga dei lucani verso le
strutture sanitarie delle regioni limitrofe e del centro-nord d’Italia, per una spesa regionale superiore ai
56milioni di euro per l’anno 2021 (con le Regioni limitrofe sarebbe auspicabile la stipula di accordi di confine
per ridurre questa spesa).
Parimenti si riscontra una spesa elevata per l’acquisto dei farmaci, rispetto la media nazionale e per
l’ammortamento di macchinari e strumentazione.
Il risparmio di tali ingenti risorse potrebbe essere utilizzato per migliorare/rafforzare il sistema sanitario della
Nostra Regione, oltreché evitare ai cittadini disagi ed ulteriori spese per curarsi altrove.
Lo stesso Direttore Agenas in sede di presentazione del documento ha individuato molte criticità della
sanità lucana e avanzato varie proposte, affermando che le scelte spetteranno alla politica e la politica
non potrà non tener conto di queste proposte:
RETE ONCOLOGICA – PROPOSTE
• Aggiornare il Registro Tumori regionale;
• Attivare la centrale telefonica regionale di gestione della rete oncologica;
• Rafforzare la chirurgia oncologica;
• Identificare i Centri di riferimento di Matera, che oggettivamente va potenziato, di Potenza e del CROB di
Rionero, prevedendo un coordinamento unico regionale presso lo stesso CROB;
• Fornire ai predetti Ospedali un’idonea e moderna dotazione strumentale e tecnologica;
• Prevedere ulteriori Hospice (di cui urgerebbe uno nell’area metapontina) e strutture di post-acuzia;
• Coinvolger le altre strutture territoriali ed ospedaliere nell’assistenza oncologica.
RETE EMERGENZA/URGENZA – PROPOSTE
• Rafforzare la presenza di personale presso i presidi ospedalieri dedicati all’emergenza (insostenibile
oramai la carenza di medici presso alcuni pronto Soccorso, in specie dell’ASM);
• Incrementare il numero di automediche con medico e infermiera (attualmente ve ne sarebbe soltanto
una in tutta la regione), prevedendole almeno per quelle aree del Territorio distanti di oltre trenta minuti
dal punto di soccorso;
• Potenziare gli Ospedali periferici della Regione.
RETE ICTUS E CARDIOLOGICA – PROPOSTE
• Prevedere almeno due Centri Trombosi, uno per ciascuna azienda sanitaria, con accesso alla riabilitazione
nello stesso istituto ospedaliero o in altro nelle immediate vicinanze;
• Prevedere ulteriori Centri per la riabilitazione Cardiopolmonare e Neurologica.
RETE TRAUMATOLOGICA E RIABILITATIVA – PROPOSTE
• Rafforzare i Centri esistenti di Ortopedia e Traumatologia, ponendoli in connessione con i centri
di riabilitazione presenti;
• Prevedere un coordinamento unico regionale tra gli Ospedali che attualmente si occupano di patologie
traumatiche.
ASSISTENZA TERRITORIALE – PROPOSTE
• Mantenere inalterati i 9 Distretti Sanitari;
• Attivare immediatamente la Centrale Operativa Territoriale (COT);
• Avviare rapidamente i servizi socio-sanitari mediante la Telemedicina, comprendente anche le
televisite;
• Prevedere e finanziare la realizzazione di altri Ospedali di Comunità (infatti dal Piano emerge
che alcune aree di entrambe le aziende sanitarie risultano scoperte da OdC nell’arco di 30 km);
• Prevedere e finanziare la realizzazione di altre Case di Comunità, nonostante dal Piano emerga
che quanto programmato è coerente con gli standard nazionali, senza tener conto della vastità
del territorio, della densità abitativa, dell’alta percentuale di anziani (sopra la media nazionale
con prospettive a breve e medio termine peggiorative), della complessa orografia del territorio
e dell’inadeguato reticolo viario (per non parlare dell’assenza assoluta di trasporti pubblici);
• Prevedere somme adeguate nel Bilancio 2023/2025 per attrezzature e dotazioni strumentali in
Ospedali e Case di Comunità;
• Prevedere alcuni hospice, nonché posti letto per la riabilitazione e la lungodegenza (che risultano
inferiori a quanto previsto dal vigente PSR di 0,7 posti letto per mille abitanti), oltreché il
rafforzamento delle RSA;
• Rafforzare l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI);
• Prevedere, nell’immediato, assunzione di medici per assicurare l’assistenza territoriale (si
pensi che vi sono Comuni senza MMG o con un numero di medici inadeguato rispetto alla
popolazione); nonché, nel prossimo triennio, assumere sia medici che infermieri (per gli
Infermieri di Famiglia o Comunità è previsto l’impiego in diversi setting assistenziali in cui
l’assistenza territoriale si articola), oltreché prevedere l’assunzione di tutte le altre figure
professionali necessarie a garantire, sin da subito, il corretto funzionamento della medicina
territoriale e, successivamente, l’avvio di Ospedali e Case di Comunità.
ALTRE PROPOSTE
• Prevedere un Centro Unico Prenotazioni regionale, sia per le aziende pubbliche che per i privati
accreditati, nonché la possibilità di prenotare anche presso le farmacie;
• Consentire l’accesso diretto ai laboratori di analisi pubblici;
• Completare l’iter inerente il fascicolo sanitario elettronico, in linea programmato già con precedenti
delibere di giunta regionale, nonché prevedere l’integrazione tra il fascicolo sanitario e quello
sociosanitario;
• Favorire l’effettuazione di prestazioni presso la rete costituita dalle tante farmacie presenti sul territorio
regionale (presenti in quasi tutti i 131 Comuni);
• Implementare i percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali (PDTA);
• Garantire un’effettiva integrazione tra i servizi sanitari, socio-sanitari e socio-asistenziali;
• Esemplificare e favorire i percorsi di accreditamento delle strutture di ricovero e ambulatoriali private,
nonché delle strutture sociosanitarie (si pensi che nel territorio regionale non risulta presente alcuna RSA).
Il Direttivo ha anche fatto propri i seguenti documenti pervenuti da alcuni enti locali: il “Patto sulla Sanità
siglato tra i Comuni della Provincia di Matera; le osservazioni al Piano Sanitario Regionale del Comune di
Venosa.
Pertanto, Il Direttivo rinnova al Presidente Bardi e all’Assessore Fanelli la richiesta di un incontro urgente
sulle predette tematiche, nonché chiede di essere celeri a definire il PSR, comunque dare –sin da subito- le
dovute ed opportune risposte sanitarie ai cittadini lucani, individuando, già con il redigendo Bilancio di
previsione per l’anno 2023/2025, le necessarie risorse economico-finanziarie per effettuare gli investimenti
in infrastrutture e strumentazioni e le indispensabili assunzioni di personale, in modo da intraprendere una
nuova fase della Sanità in Basilicata e rendere effettivo il Diritto alla Salute per le nostre Comunità.
Il Presidente – Andrea Bernardo
Membri del Direttivo presenti:
Andrea BERNARDO (Presidente Anci Basilicata – vicesindaco Colobraro);
Felicetta LORENZO (Coordinatrice Piccoli Comuni – Sindaco di Rapone);
Domenico BENNARDI (Sindaco di Matera);
Sabino ALTOBELLO (Sindaco Lavello – Consigliere Nazionale Anci);
Franco Mollica (Consigliere Comune Venosa);
Graziano SCAVONE (Sindaco Tito);
Giovanni LETTIERI (Sindaco Picerno);
Nicola MOREA (Sindaco Irsina);
Antonio MURANO (Sindaco Barile);
Antonio RIZZO (Coordinatore Anci Giovani – Sindaco Viggianello)
Nicola SABINA (Consigliere Comune Pietragalla – Consigliere Nazionale Anci);
Filippo LUBERTO (Consigliere Nazionale Anci – Sindaco Grassano)

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