“VOGLIAMO CAPIRE PERCHE’ TARANTO E’ ISOLATA DAL RESTO DEL PAESE.

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LA CITTA’ PRETENDE PIU’ ATTENZIONE”

Taranto non può più attendere oltre. L’isolamento provocato dalla sospensione dei collegamenti diretti con città come Roma, Napoli, Firenze non è più accettabile. È importante trovare una risposta immediata, capace di non compromettere quella che si preannuncia una stagione turistica senza precedenti.

È quanto fatto emergere dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Rinaldo Melucci nel corso del vertice tenuto nel pomeriggio odierno al quinto piano del Palazzo del Governo. Voluto da sua eccellenza il prefetto dott.ssa Paola Dessì proprio per affrontare le criticità originate dalla soppressione dei treni da e verso la Capitale, il tavolo ha fatto registrare la presenza di Istituzioni e rappresentanti di Confindustria, Camera di Commercio e Confcommercio, tutti più che mai determinati nell’individuare una soluzione a quello che si sta rivelando un problema che si ripresenta ciclicamente ogni estate. Particolarmente significativo è risultato l’intervento del capo di Gabinetto del Comune, avv. Greta Marraffa, che ha sottolineato come per il capoluogo ionico si stia registrando quella che non può non essere etichettata come “una mancanza di attenzione” che penalizza oltremodo un territorio che sta vedendo crescere sempre più la sua dimensione internazionale.  

Il trasporto – ha esordito il capo di Gabinetto- penso che sia l’elemento che misura il grado di civiltà di un territorio. È disarmante dover constatare che nel periodo dell’anno dedicato alle vacanze la città di Taranto debba fare a meno del mezzo più utilizzato dai turisti: il treno. Oggi siamo qui a chiedere a RTI quali siano state le valutazioni che hanno portato a depauperare il nostro sistema di collegamento con la Capitale. Premesso che non si tratta di salvaguardare solo i turisti, ma anche coloro che utilizzano il trasporto ferroviario per lavoro, desideriamo capire se la scelta di non mettere a disposizione treni da e per Roma sia dettata da una questione di rapporto fra utenza e costi oppure per questioni legate al cronoprogramma dei lavori attualmente in atto. Lavori che, paradossalmente, si effettuano a giugno, luglio ed agosto.”

L’aspetto più assurdo di questa situazione – ha continuato l’avv. Marraffa- è che solo da noi questi interventi si stanno ripetendo da alcuni anni sempre nello stesso periodo. In attesa che anche la Regione faccia sapere quali iniziative intenda adottare per ridimensionare questa criticità, mi preme ricordare che a Taranto si sta giocando una sfida importante che si basa sul processo di emancipazione da vecchie logiche industriali e di trasformazione di un intero territorio. La città merita più attenzione e questa è l’occasione per dimostrarlo.”  

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