Incontro di grande rilievo a Potenza in programma per martedì 28 settembre, ore 16.30, al
Teatro Stabile. Tema dell’evento culturale “Oriente islamico e Occidente cristiano oggi
insieme nel segno della Fraternità umana nel segno di Papa Francesco e del Grande
Iman Al-Tayyb per la salvezza dell’Uomo e del Creato”, un percorso di crescita per le
comunità al fine di superare i luoghi comuni che continuano a contraddistinguere una
complessa e ultramillenaria vicenda.
La manifestazione si svolge sotto l’egida del “Premio letterario Basilicata” che celebra così
il suo cinquantenario (collaborazione del Circolo “Silvio Spaventa Filippi” e della
Fondazione Leonardo Sinsgalli, patrocinio della Regione Basilicata, dell’Amministrazione
provinciale, del Comune di Potenza e della Bienale Bilart) ed è promossa dal prof. Luigi
Serra (Preside della Facoltà di studi Arabo-Islamici e del Mediterraneo dell’Università degl
Studi Orientale di Napoli) e dal prof. Guido Cipollone (Accademia Ambrosiana e già
Ordinario di storia medioevale presso la Pontificia Università Gregoriana).
Sono previsti, su specifici aspetti, gli interventi di Franco Cardini (Università di Firenze),
Mahmoud Salem el-Sheikh (Accademia della Crusca), Amedeo Di Maio (Università
Orientale di Napoli), Pietro Laureano (Università di Firenze) e Aurelio Pace (Foro di
Potenza). Le conclusioni dei lavori sono affidate all’Ambasciatore Riccardo Sessa
(vicepresidente della Società Italiana per le organizzazioni internazionale e già Direttore
generale del Mediterraneo al Ministero degli Esteri e ambasciatore in Iran e Cina).
Nel corso della manifestazione presentazione del volume dello stesso Giulio Cipollone,
fresco di stampa per l’editrice bolognese Il Mulino dall’eloquente titolo “Né crociata né
gihad – Quando papi e sultani avevano lo stesso linguaggio di guerra” che in copertina
riproduce un mosaico, tuttora esistente a Roma, considerato opera unica in tutta la storia
dell’arte, che mostra Cristo pantocratore che libera prigionieri cristiani e musulmani vittime
di «guerre sante».
Questo ieri mentre oggi, se da una parte si continuano a cercare appigli per alimentare
esclusione e razzismo, Papa Francesco insieme al Grande Imam sunnita di al-Azhar,
Ahmad al-Tayyib e al Grande Ayatollah sciita Sayyid ‘Alī al-Husaynī al-Sīstānī, offrono
motivi di speranza impegnandosi «On Human fraternity for world peace and living
together».
Filo conduttore del libro di Cipollone è che “Tutte le confessioni religiose implicano un
dentro e fuori culturale che non di rado diventa o dentro o fuori”. Ciò viene documentato
dal’utilizzo di lettere emanate dalle cancellerie di papi e sultani al tempo di crociate e
ğihād, evidenziando così, ampiamente, il modo scandaloso dei capi religiosi per
promuovere e incitare alla guerra utilizzando le stesse parole.
Allo stesso tempo, eretici e obiettori di coscienza, iniziano a distanziarsi dalle politiche
guerrafondaie dei capi religiosi e prendono la strada dell’inclusione e del servizio
umanitario, in chiara e costruttiva alternativa all’inestinguibile pratica dell’inimicizia e della
guerra.
21 Settembre 2021
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