Presentato il progetto approvato che si realizzerà nell’area del Parco del Vulture
Ridurre i rischi di inquinamento e di incendi, sensibilizzazione e coinvolgimento della comunità con azioni di volontariato ambientale, di educazione e divulgazione ambientale, visite guidate, laboratori in natura nel territorio del Parco del Vulture
Il progetto finanziato dalla Fondazione con il Sud nell’ambito del Bando Ambiente 2018 sarà sviluppato attraverso azioni di vigilanza ambientale, azioni di citizen science, campagne di comunicazione, educazione e sensibilizzazione. Tutti questi interventi devono rappresentare gli strumenti per ottenere risultati e cambiamenti.
Dal punto di vista dell’impatto sociale, quindi, l’obiettivo del progetto è innanzitutto, nel breve termine, ottenere cambiamenti specifici nei diretti partecipanti al progetto. Nel medio lungo termine invece, l’impatto dovrà essere misurabile in termini di cambiamento a livello di organizzazioni, sistemi, processi decisionali e pianificazione territoriale.
Infatti, solo preservando i servizi ecosistemici forniti dalle risorse ambientali e naturalistiche dell’area è possibile ipotizzare concrete, durevoli e sostenibili esperienze di sviluppo. Il progetto quindi può svolgere un ruolo importante per rendere socialmente accettabile un modello di fruizione sostenibile del Parco e una gestione regolamentata dello stesso, perché potrà fornire risultati e strumenti che dimostrino la convenienza di tale modello per l’intera collettività.
Il progetto mira a coinvolgere con differenti modalità tutti quei soggetti che possono essere considerati portatori di interesse nei confronti delle iniziative previste e che direttamente o indirettamente sono riconducibili alle azioni da mettere in campo. Nello specifico le forme in cui si prevede di realizzare tale attività sono:
Campagna di educazione ambientale nelle scuole dell’area del Vulture, con particolare attenzione ai Comuni già ricompresi in area Parco;
Coinvolgimento delle comunità, degli stakeholder e delle amministrazioni municipali attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione, finalizzate alla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio naturale dell’area d’intervento con la sottoscrizione di impegni precisi, in particolare per un ampliamento e rafforzamento dell’area protetta individuata con l’istituzione del Parco del Vulture;
Coinvolgimento delle comunità locali nell’organizzazione di un nucleo di vigilanza ambientale e nascita di un nuovo circolo Legambiente nel Vulture;
Coinvolgimento delle organizzazioni locali di protezione civile nelle attività di vigilanza antincendio;
Organizzazione attività escursionistiche nell’area con coinvolgimento dei turisti;
Campi di volontariato internazionale per la manutenzione dei sentieri e attività di Citizen Science;
Realizzazione corso per guide ufficiali del Parco, organizzato dal Parco Regionale del Vulture per riconoscere legalmente le sue prime guide escursionistiche;
Potenziamento attività Museo del Vulture e realizzazione attività di Educazione Ambientale del Parco;
Coinvolgimento delle aziende agricole locali nella creazione di una rete di aziende a marchio Parco;
Campagna di formazione/informazione per le aziende agricole sulla conversione al biologico e la corretta gestione dei rifiuti in agricoltura.
Si coinvolgeranno Istituti scolastici e le organizzazioni del terzo settore per la realizzazione delle attività di volontariato ambientale e di ripristino dei luoghi.
Alla presentazione, tenuta questa mattina presso lo Scambiologico di Potenza, hanno preso parte, oltre al capofila Servizio Vigilanza Ambientale Legambiente Potenza, tutto il partenariato composto anche dalla Legambiente Basilicata Onlus, dall’associazione culturale “La Tenda del Bivacco” e dall’Energaia srl impresa sociale come partenariato del provato sociale e dal Dipartimento Ambiente e Energia della Regione Basilicata, dall’Ente Parco Naturale Regionale del Vulture e dalla Provincia di Potenza, come partner Istituzionali.
Rosangela Polichiso Presidente del Servizio Vigilanza Ambientale Legambiente Potenza, ha presentato il progetto “che ci vedrà impegnati nei prossimi due anni in numerose attività di tutela e valorizzazione dell’area del parco del Vulture, con il pieno coinvolgimento delle comunità locali” con Antonio Lanorte Presidente della Legambiente Basilicata Onlus che sottolinea la “grande rilevanza attribuita alla promozione di un turismo dolce e quindi di forme di fruizione del territorio molto distanti da quelle attuali, caratterizzate da una presenza turistica non compatibile con la conservazione delle qualità ambientali dell’area”.
Antonio Stabile Presidente dell’associazione culturale “La Tenda del Bivacco” di Rionero, ha evidenziato come “la nostra partecipazione dell’associazione al progetto renderà possibile scoprire e vivere pienamente il Vulture e Monticchio con escursioni guidate, progetti di educazione ambientale con le scuole, attività di vita all’aria aperta per scoprire le bellezze del territorio”.
Rocco Guarino Presidente della Provincia di Potenza “condivide appieno gli obbiettivi del progetto che può rappresentare un modello innovativo di partecipazione attiva delle comunità alla salvaguardia delle aree protette. Il presidio del territorio e la vigilanza ambientale costituiscono strumenti qualificanti per la prevenzione e riduzione dei rischi che minacciano il territorio del Parco” unitamente a Francesco Pietrantuono Assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, che ha evidenziato che per la Regione Basilicata “si aggiunge un ulteriore tassello ai tanti interventi programmati per il nuovo Parco Regionale del Vulture, sempre più volano di sviluppo. Rivolgo un caloroso ringraziamento a tutti i partners per il successo del progetto candidato e auguro buon lavoro per la fase esecutiva e l’attuazione degli interventi finanziati.
In conclusione anche Francesco Ricciardi Commissario dell’Ente Parco Naturale Regionale del Vulture, si è dichiarato “pienamente soddisfatto dell’avvio del progetto che consentirà al Parco di realizzare con il partenariato azioni concrete per la tutela e la valorizzazione dell’area protetta, puntando alla qualità del territorio e delle sue emergenze naturali, ambientali ed enogastronomiche”.
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