Introduzione di Michele Santoro, Presidente Associazione Culturale Presenza Lucana di Taranto
Relazione Luciano Garramone ingegnere, dipendente ASI Centro di Geodesìa Spaziale di Matera.
Taranto 2020-01-24
Dopo la Chiusura di Matera 2019, città capitale della cultura europea, Presenza Lucana, associazione culturale di Taranto,
ha iniziato a proporre i suoi eventi settimanali, per il trentesimo anno di attività continua sul territorio.
La prima cartella, legata all’Astronomia, ha avuto per titolo “Il contributo lucano alla conquista della Luna: la storia della Missione Apollo 11 e il ruolo di Rocco Petrone”
La relazione è stata tenuta da Luciano Garramone, ingegnere Agenzia Spaziale Italiana, presso il Centro di Geodesìa Spaziale di Matera.
Come spiegato, in precedenza, nella programmazione annuale del 2020, ogni appuntamento sarà preceduto dalla presentazione ed esposizione di un’opera pittorica di un autore locale che prenderà il titolo di:
- Un quadro a Presenza Lucana.
Ha iniziato questo nuovo progetto il pittore Franco Clary con un quadro a olio, 80×120, dal titolo “Un nuovo gioco”.
Nel mese di luglio del 2019 è stato celebrato il cinquantenario della conquista del satellite naturale della Terra.
Su questo tema si è soffermata la relazione di Garramone che ha descritto un quadro generale, con i tanti temi illustrati, partendo dal ruolo avuto per la conquista dello spazio da Wernher Von Braun a partire dalla seconda guerra mondiale.
La conquista del cosmo, iniziata durante la seconda guerra mondiale con il lancio dei missili di fabbricazione tedesca V2, ebbe un grande impulso alla fine degli anni “cinquanta” con il lancio del primo satellite artificiale da parte dell’Unione Sovietica (1957). Il lancio dello Sputnik dette il via alla competizione fra URSS ed USA per conquistare lo spazio. Il volo del cosmonauta sovietico Yurji Gagarin, che ad aprile del 1961 con la navicella Vostok 1 compì un’orbita completa intorno alla Terra, rappresentò la prima pietra miliare dei voli extraterrestri. Contemporaneamente anche gli USA investirono ingenti risorse in ambito spaziale. Famoso a questo proposito fu il discorso del presidente americano J. F. Kennedy che, un mese dopo l’impresa russa, a maggio del 1961, dichiarò che entro la fine del decennio un astronauta americano avrebbe toccato il suolo lunare.
Durante la conferenza è stata evidenziata l’opera e la figura di uno dei responsabili dell’impresa: Rocco Petrone, figlio di un emigrante di Sasso di Castalda, piccolo comune della Provincia di Potenza, che guidò la Missione Apollo 11.
Era il 16 luglio del 1969, ore 9.32 ora locale, quando la voce di Petrone dal John F. Kennedy Space Center, a Cape Canaveral, in Florida, terminò il count down dando il via al lancio della navicella spaziale Apollo 11 che avrebbe portato, per la prima volta nella storia dell’umanità, due uomini sulla luna, Neil Armstrong e Buzz Aldrin.
Nel 1969 dopo il successo della Missione che portò il primo uomo sulla luna Rocco Petrone fu nominato direttore dell’Intero
Programma Apollo.
Altri 10 astronauti, sempre americani, posero piede e fotografarono la luna. Gli esperimenti di ricerca si conclusero nel 1972 con Apollo 17. In questa ultima missione Eugene Cernan guidò un rover lunare. Belle le foto ricavate nella globalità.
Un testo molto diffuso su questo argomento è quello scritto da Renato Cantore “Dalla Terra alla Luna. Rocco Petrone, l’italiano dell’Apollo 11”.
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