L’Aor San Carlo interviene sulla nota sindacale riportata dalla stampa nei giorni scorsi, nonché postata e diffusa sui social network, per smentirne completamente il contenuto.
Pur nella consapevolezza di un modus operandi finalizzato a sottolineare l’apporto delle organizzazioni sindacali attraverso l’anticipazione di aspetti già -di fatto- in discussione nei tavoli di confronto ufficiali, è comunque opportuno fornire alcune precisazioni sui punti toccati nel comunicato.
Preliminarmente, sorprende l’affermazione secondo la quale l’Aor “malgrado le tante recenti sollecitazioni non ha ancora convocato la delegazione trattante”. In verità la stessa delegazione trattante è stata garantita costantemente, quanto meno con cadenza mensile (da ultimo il 24.01.2024); anche per il mese di febbraio l’imminente convocazione era nota, essendo già stata trasferita a tutte le Organizzazioni Sindacali -in data antecedente al comunicato- documentazione propedeutica alla discussione.
In relazione alle tematiche poste, poi, la nota sindacale non è puntuale.
Primo. Per l’indennità di Pronto Soccorso – portata più volte al tavolo di discussione su iniziativa della direzione strategica – non è ad oggi stata definita dalle OO.SS. la platea dei beneficiari, con conseguente impossibilità di procedere alla corresponsione del dovuto ai lavoratori.
Secondo. I documenti predisposti dal tavolo tecnico Aor/Sindacati per la contrattazione integrativa sono stati sempre tempestivamente portati in discussione nella delegazione trattante, come dimostrabile dagli argomenti di volta in volta contenuti nelle convocazioni. In particolare, il regolamento per la progressione tra le aree -citato nel comunicato- è stato inserito nell’ordine del giorno di precedenti convocazioni.
Terzo. I dep non sono stati attivati nel 2023 per incapienza del relativo Fondo, dovuta anche alla remunerazione della vestizione e svestizione quale straordinario, secondo la disciplina condivisa con le organizzazioni sindacali. Per il 2024, la verifica della possibilità di attuazione sarà, come sempre, svolta congiuntamente alle stesse OO.SS..
Quarto. Circa gli operatori socio-sanitari, la direzione strategica, ben consapevole dell’essenziale funzione di assistenza diretta al paziente garantita dagli stessi, ha incrementato -per la prima volta- in maniera significativa il numero di unità di OSS previste nel Piano Triennale di Fabbisogno del Personale. Nelle more della conclusione del complesso iter concorsuale, ormai nella fase finale, l’Aor ha assunto un congruo numero di unità a tempo determinato. Al pari può dirsi del consistente numero di infermieri assunti a tempo indeterminato nell’ultimo anno, assegnati in base alle esigenze ai vari ospedali dell’Azienda.
Quinto. La procedura di affidamento degli incarichi di funzione, indispensabile per far fronte al protrarsi di incarichi attribuiti dal 2005 al 2011, è stata a lungo discussa in delegazione trattante – senza, in verità, posizioni univoche da parte delle OO.SS. – ed è stata trasfusa in un regolamento adottato dall’Aor di recente. Lo stesso regolamento persegue l’essenziale obiettivo di assicurare il corretto equilibrio tra le esigenze di tutela ed equità verso coloro che hanno già positivamente svolto incarichi negli ultimi anni e le giuste aspettative di chi tale possibilità non l’ha avuta per quasi un ventennio. Si ritiene che l’obiettivo sia certamente condiviso dalle forze sindacali.
Sesto. Le procedure di stabilizzazione del personale sanitario impegnato nel periodo covid sono in fase di ultimazione, essendo in corso le chiamate delle residue unità in graduatoria da parte delle Aziende del SSR. Si rammenta che proprio le OO.SS. hanno mosso istanza di non procedere alla stesura di una graduatoria unica fino al 31 dicembre 2023, con la conseguenza che solo da quest’ultima tale operazione è risultata possibile.
In conclusione l’Aor ribadisce la piena e costante disponibilità al dialogo, sempre immediatamente assicurato anche a semplice richiesta da parte delle Organizzazioni Sindacali.
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