Prosegue l’estate del Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce che anche quest’anno, grazie alla collaborazione con il Comune di Lecce (nel cartellone estivo LecceInScena) e al sostegno della Regione Puglia (Legge Regionale 29 dicembre 2017 – “Norme in favore dell’Alta formazione artistica e musicale”), ha proposto una ricca programmazione di concerti e spettacoli. Martedì 13 settembre (ore 21 – ingresso libero) sul palco della Villa comunale, la nuova tappa del Tito Schipa Music Factory – rassegna ideata e realizzata dalla Consulta di studenti e studentesse del Conservatorio – ospiterà “Osmosi tra popolare e colto” con GiulioBüttner (pianoforte), Beatrice Mariella Macchia (pianoforte), Antonio Magione (canto lirico), Laura Martignano (flauto), Giulia Anna Montinaro (flauto), Paolo Sergio (pianoforte), Antonio Sicuro (pianoforte) Giada Sturdà (soprano) con musiche di Verdi, Liszt, Poulenc, Ginastera e trascrizioni di Borne, Galli e Doppler su temi operistici.
«Osmosi è il nome che in chimica è attribuito a un particolare fenomeno per cui due soluzioni con concentrazione differente, trovano uno stato di equilibrio permeando l’una nell’altra. Il mondo della musica è ricco di esempi che potrebbero accostarsi a questo fenomeno, ma tra i più interessanti c’è il rapporto fra la musica popolare e quella colta», si legge nelle note di sala. «Nel corso della storia della musica assistiamo a un fenomeno piuttosto curioso: il popolare che diventa colto e il colto che diventa popolare. Pensiamo per esempio all’opera. Certamente appartiene al genere colto ma è anche vero che alcune arie si sono diffuse talmente tanto nel pubblico a tal punto da arrivare a influenzare le melodie popolari della musica tradizionale. Pochissimo tempo dopo, nel novecento, troviamo compositori, che studiano le melodie popolari più ataviche fino a farle penetrare nella loro musica in maniera più o meno rielaborata», prosegue la scheda. «Nel corso di questa serata renderemo omaggio dalle due facce di questa medaglia. Nella prima parte ascolteremo uno dei duetti più conosciuti al mondo: il duetto tra Violetta Valery e Germont Padre da Traviata. In questa sezione avremo un’istantanea di quanto la società può essere bigotta e corrotta da una morale esclusivamente incentrata sull’apparenza agli occhi del prossimo. Nella seconda parte della serata, ricercheremo i temi e le melodie popolari nelle composizioni degli autori scelti. Ad esempio Listz, che ammaliato dalle melodie napoletane inserisce canti popolari di Cottrau per la sua Tarantella. Grazie a Ginastera, ascolteremo le sonorità argentine in Danza del viejo boyero, Danza de la moza donosa, danza del gaucho matrero, che descrivono due uomini e una donna. La terza parte è nuovamente dedicata all’opera, avremo il piacere di ascoltare alcune delle arie più famose di tutti i tempi in arrangiamenti per ensemble di due flauti e due pianoforti».
Mercoledì 14 settembre (ore 21 – ingresso libero) nella Villa comunale si recupera il concerto (rinviato il 30 agosto) “Rock in opera”, una produzione originale ed inedita dove si incontreranno e si fonderanno il bel canto e le sonorità più ruvide del rock e del metal. Luca Basile (violoncello), Giovanni Facecchia (batteria jazz), Maria Grazia Carrozzo, Vicenza Greco, Mirella Mangiullo, Ramona Perrone (voce), Fabrizio Morrone (contrabbasso),Riccardo Notarpietro (pianoforte jazz), Domenico Stricchiola (chitarra elettrica) eseguiranno brani di Metallica, Nightwish, Epica, Scorpions, Tarja, Vision of Atlantis, Muse, Apocalyptica. «Opera e Heavymetal, arricci il naso e pensi: questo matrimonio non s’adda fare. Ma ne sei sicuro?», spiegano gli organizzatori. «Come due amanti che appartengono a mondi diversi, ma che nonostante ciò, inspiegabilmente riescono a fondersi in un’unica essenza. Così questi due generi musicali che sembrano diametralmente opposti, si fondono creando il Symphonic metal. Sarà sorprendente il piacere nato dall’ascoltare le sonorità rock intessersi con quelle orchestrali e le voci liriche, il violoncello e il piano suonare liberi e naturali al fianco degli strumenti più recenti: batteria, chitarra elettrica e basso. E se queste parole ancora non vi avessero convinto, sicuramente saranno i brani di questa sera a farlo, delle stupende ballate e canzoni rock rivisitate in questi particolari generi».
Mercoledì 21 settembre (ore 21 – ingresso libero) l’estate del Tito Schipa MusicFactory si concluderà nella Villa Comunale con “Geografie musicali”. Chiara Branca (flauto), Eleonora Bruno (violino), Alessandro Chiga (tamburi a cornice, saz), Barbara Della Corte (soprano), Francesco Napolitano (chitarra), Andrea Parisi (violino), Morris Pellizzari (tamburi a cornice, saz), Alessia Ragusa e Chiara Sticchi (violino) si alterneranno in tre set con sonorità, melodie e ritmi tradizionali del bacino del Mediterraneo, Yiddish e Klezmer, un recital di musica e parole per riflettere su conflitti e olocausti, e l’esecuzione per quartetto d’archi di composizioni dell’Ottocento e dei primi del Novecento.
Conservatorio di Musica Tito Schipa
via Vincenzo Ciardo – Lecce
Info 0832344267 – www.conservatoriolecce.it
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