Questa mattina l’ufficio regionale per la Protezione Civile ha accolto, nella propria sede di corso Garibaldi a Potenza, 12 rappresentanti di comuni e autorità competenti della Bosnia-Erzegovina e della Serbia, nell’ambito del Workshop di scambio tra città “Resilienza urbana e territoriale”, organizzato dalla Provincia di Potenza, per conoscere e scambiare le migliori pratiche regionali e locali in materia di rischio di catastrofi e di attuazione dei criteri di resilienza territoriale e urbana previsti dal progetto “Migliorare la resilienza territoriale e comunitaria attraverso l’attuazione del Quadro di Sendai per la riduzione del rischio di disastri 2015-2030”.
Tra gli esempi di buone pratiche nel processo di sviluppo e implementazione del Piano di Azione per la Resilienza della Provincia di Potenza è stata, infatti, prevista la visita studio presso il Centro Funzionale della Regione Basilicata, quale esempio di struttura organizzativa per la gestione dei disastri ai fini della Protezione Civile.
Il Dirigente dell’Ufficio ing. Giovanni di Bello, nel portare il saluto del Presidente della Regione, ha omaggiato di un gagliardetto i rappresentati della Bosnia-Erzegovina intervenuti e ha illustrato con i funzionari dell’ufficio i sistemi di allerta precoce e di gestione delle calamità naturali o di origine antropica su scala regionale, descrivendo le principali attività di competenza e l’organizzazione tecnica e funzionale dell’ufficio.
Gli intervenuti hanno potuto visionare i sistemi e le strumentazioni del Centro Funzionale e della Sala Operativa Regionale, strutture attive in ordinario in 12 ore per 365 giorni all’anno e in 24 ore in caso di emergenza.
In particolare, è stato illustrato il funzionamento delle sale operative e le procedure regionali di emergenza finalizzate all’allerta, al monitoraggio e alla sorveglianza degli scenari di rischio idrogeologico e idraulico, conformemente a quanto previsto dalla direttiva D.P.C.M. 27/02/2004 e successive modificazioni e integrazioni.
“L’incontro odierno – dichiara il Presidente Bardi – rappresenta un proficuo scambio di conoscenze con la comunità internazionale, che va nell’ottica del rafforzamento della definizione di una comune strategia per la gestione e la riduzione del rischio di catastrofi, purtroppo sempre crescenti in intensità e frequenza, in attuazione delle previsioni dettate dal Quadro di Sendai 2015-2030”.
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