“I dati del Rapporto della Banca di Italia sull’economia lucana nei primi nove mesi di quest’anno rafforzano l’impegno prioritario della Uil a protezione di lavoratori e famiglie, dando continuità all’azione di adeguamento di prestazioni e servizi del nostro Patronato, come abbiamo deciso nella due giorni di Rifreddo, per mettere in sicurezza gli “ultimi”, le persone che hanno perso il reddito, espulse dal lavoro, i pensionati, i giovani che non vogliono andare via”. Così Vincenzo Tortorelli, segretario regionale della Uil, a conclusione dei lavori di “InForma per il futuro”, corso regionale Inail e Immigrazione per operatori Ital.
“La Banca di Italia – aggiunge – parla di rallentamento della crescita dell’economia lucana, come hanno rallentato i consumi delle famiglie risentendo dell’aumento dei prezzi e i prestiti delle banche alle stesse famiglie. Lo stato di sofferenza del mercato del lavoro non si può certo considerare attenuato dall’incremento troppo limitato di nuova occupazione e fortemente mitigato dall’aumento delle persone in cerca di lavoro. Ci sono poi indicatori da cogliere che confermano la nostra preoccupazione per l’andamento socio-economico in questo ultimo scorcio dell’anno con riflessi diretti sui primi mesi del 2024. Nello specifico, il cosiddetto parziale recupero della produzione del comparto automotive – dice Tortorelli – non allontana certo le troppe nubi all’orizzonte e la riduzione delle royalties derivanti dalla riduzione dell’estrazione degli idrocarburi rinnova la necessità di pensare in fretta al “dopo petrolio” e alla transizione energetica. Se gli esperti di Bankitalia scrivono nel rapporto di “incertezza sulle prospettive” vuol dire che quanto da mesi stiamo dicendo ha una sua fondatezza ed urgenza. Come ha urgenza la nostra pressante richiesta al Presidente della Giunta a definire e condividere un Programma di azioni di fine legislatura che contenga con chiarezza, senza lasciare alcuno spazio alla propaganda elettorale, cosa si può fare in concreto in questi ultimi mesi.
Tutto questo accade in Basilicata mentre la manovra economica varata dal Governo stanzia risorse insufficienti per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego e non adotta soluzioni che favoriscano la conclusione di quelli del settore privato; non assume provvedimenti in materia di precarietà e di sicurezza sul lavoro; non investe sulla sanità; non dà risposte sulle future pensioni dei giovani né sul tema dell’autosufficienza e non ripristina le condizioni originarie di opzione donna; non affronta la questione dell’evasione fiscale e non recupera nessuna risorsa dall’extratassa sugli extraprofitti; non si occupa di transizione energetica e non definisce politiche industriali e per lo sviluppo; non riduce le disuguaglianze e non ha alcun respiro sociale. A questo punto, dunque, falliti tutti i tentativi di dialogo – afferma il segretario della Uil – non resta che la mobilitazione delle lavoratrici, dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani per chiedere un’inversione di rotta nella politica economica e sociale del Governo e delle Istituzioni locali. Il prossimo futuro potrebbe presentarci un conto ancor più salato, soprattutto per i percettori di redditi fissi, per i precari, i giovani e gli anziani.
È necessario restituire al nostro Paese uno strumento universale, che già avevamo, per dare risposte ai bisogni reali e alle difficoltà economiche a tutela dei minori, delle famiglie e delle persone più fragili. Servono provvedimenti forti e coraggiosi in grado di far fronte al rischio di un ulteriore declino: il Governo sembra non cogliere questa emergenza, proveranno le persone in difficoltà a fargliela comprendere dalle piazze”.
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