Il rapporto Ecosistema Urbano 2023 di Legambiente, Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore sulle performance ambientali dei capoluoghi lucani di provincia conferma e rafforza la strategia del sindacato perché l’ambiente, le risorse naturali e del territorio, la mobilità dei cittadini sono determinanti per il modello di sviluppo eco-sostenibile soprattutto in Basilicata alle prese con il dopo-petrolio e in questa fase di transizione energetica. Lo sostiene il segretario regionale della Uil Basilicata Vincenzo Tortorelli per il quale i risultati del rapporto sull’eco-sistema urbano di Matera e ancor più negativamente di Potenza richiedono un aggiornamento di riflessione e quindi di azioni da mettere in campo insieme alle associazioni del volontariato ambientale e ai cittadini. La scientificità dell’indagine che prende in considerazione sei aree tematiche essenziali per la vita delle comunità delle due città ( aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia) non consente attenuanti ed alibi per gli amministratori locali e regionali. Per la Uil è quanto più urgente lavorare ad un’iniziativa, a partire dai capoluoghi per poi estendere ogni valutazione sull’intero territorio che nonostante i due Parchi Nazionali e quelli regionali, comprensori naturalistici, presenta problematiche di forte attualità. Prima fra tutte le attività petrolifere che non possono che essere ancorate a 4 pilastri tematici fortemente interconnessi: ambiente, sicurezza, lavoro, investimenti.
Negli anni, il piano di questa relazione si è via via inclinato rispetto agli effetti dell’attività estrattiva su ciascuno di questi temi, ed è necessariamente da questi aspetti che occorre tornare a discutere per giungere a una nuova fase e a un nuovo patto che, uscendo dalla dimensione locale, guardi alla dimensione regionale dello sviluppo da un lato e degli impatti dall’altro. L’iniziativa a cui pensiamo e da costruire con gli attori sociali ed ambientalisti, il sistema delle autonomie locali – dice Tortorelli – non deve ridursi ad un ennesimo evento di incontro-dibattito ma rappresentare l’opportunità prima di tutto per una conoscenza aggiornata di ogni problematica e per la definizione di proposte programmatiche contando sulle risorse Pnrr, dei programmi europei e nazionali. Per noi – conclude – l’ambiente è soprattutto opportunità di nuova occupazione e di formazione-qualificazione delle nuove figure professionali necessarie ad affrontare la transizione energetica.
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