Parlare di ‘secessione ed annessione’ di Matera alla Puglia è comprensibile anche se non accettabile quando a farlo è un cittadino che non ha rappresentato l’intera Regione in Parlamento. Quando, al contrario, sono due ex senatori mi chiedo come abbiano svolto il loro ruolo di rappresentanza a Roma.
E soprattutto mi chiedo chi vogliono avvantaggiare con queste ‘provocazioni politiche’ o ‘azioni concrete’, come le definiscono a giorni alterni. Non di certo i materani.
Basta solo pensare, visto che è un refrain molto utilizzato anche se non capisco a quale fine, che per la famosa candidatura a Capitale della cultura europea 2019, dove accanto alla nostra Matera gareggiava anche la bella Lecce, la Regione Puglia, con una popolazione 6 volte maggiore a quella della nostra piccola Regione, ha messo a disposizione ‘solo’ 2 milioni di euro.
La Regione Basilicata, potenzacentrica a detta dei novelli secessionisti, ha impegnato circa 11 milioni di euro, risorse di tutti i Lucani. Matera avrebbe vinto la competizione anche con solo 2 milioni? Non lo sapremo perché Matera era in Basilicata e non in Puglia e la Basilicata ha creduto in quella candidatura più di quanto abbia fatto la Puglia con quella di Lecce.
Questo per dire che le ‘provocazioni politiche’ o le azioni di ‘secessione’ possono essere tranquillamente rimandate al mittente non solo perché nascono, a parere di chi scrive, da visioni ottocentesche e anacronistiche ma anche perché totalmente infondate nei presupposti.
Forse la Provincia di Potenza e Potenza stessa non hanno problemi di collegamenti? Di infrastrutture? Di servizi?
Voler far passare i materani per gli eterni vessati non fa onore. Promettere ai materani che in Puglia avrebbero più credito, più soldi, più infrastrutture, più ospedali eccetera, eccetera è una menzogna.
Il Madonna delle Grazie diventerebbe appendice dell’ospedale di Acquaviva delle Fonti, la strada per Bari rimarrebbe l’unico accesso alla Puglia. Non solo. Matera perderebbe anche il ruolo di Capoluogo di Provincia, rientrando molto probabilmente nella pugliese BAT. A chi gioverebbe?
Soffiare su fuoco delle divisioni non fa bene a nessuno tranne a chi lo fa, probabilmente con un intento di revivisenza politica di personaggi in cerca popolarità.
Roma, 15 ottobre 2024
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