Incentivare la cultura della prevenzione ma anche potenziare le strutture sanitarie per intervenire e affrontare le patologie osteoarticolari, particolarmente dolorose e invalidanti e sempre più diffuse per l’invecchiamento della popolazione. E’ quanto ha detto il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, intervenendo a Matera al corso Ecm “Update sulle patologie osteoarticolari”. L’incontro è stato presieduto dal dott. Carlo Ruosi, professore di ortopedia e traumatologia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
“Oggi tutti sappiamo che stili di vita adeguati possono in molti casi scongiurare o rallentare l’insorgenza di malattie anche gravi, come quelle rappresentate dalle patologie osteoarticolari in costante aumento e fortemente penalizzante per i pazienti, in prevalenza anziani”, ha detto Bardi.
Impressionanti i numeri che caratterizzano questo ambito medico: in Italia si registrano ogni anno 80mila casi di fratture del femore, di questi il 75 per cento interessa la popolazione femminile, i costi per i trattamenti e la gestione delle invalidità sono davvero significativi.
A quelli sanitari, che gravano sui bilanci regionali, si aggiungono chiaramente i costi umani legati all’impatto della patologia sulla vita dei pazienti.
“Considerata la qualità dei protagonisti coinvolti – ha affermato il presidente – sono certo che oggi emergeranno spunti e approfondimenti di cui tenere conto nella prossima programmazione sanitaria, dove andremo a ottimizzare gli investimenti, potenziando le strutture ospedaliere e valorizzando quanto più possibile gli operatori del comparto. La Regione Basilicata – conclude Bardi – guarda con molto interesse a questi eventi perché il confronto tra gli addetti ai lavori è indispensabile in medicina come in politica, a condizione che al centro delle nostre analisi mettiamo sempre e prima di tutto le persone”.
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