L’iniziativa ha visto la partecipazione di autorità civili e militari, nonché di esponenti dell’università e della ricerca scientifica
“Cittadini e istituzioni: insieme per la protezione del patrimonio culturale in Basilicata. Chi siamo e cosa possiamo fare” è il titolo del convegno che si è svolto questa mattina a Palazzo Loffredo, nell’ambito della Settimana della Protezione civile.
Realizzata con il contributo del Ministero per i beni e le attività culturali, la giornata ha visto la partecipazione di rappresentanti della protezione civile lucana, di autorità civili e militari, nonché di esponenti dell’università e della ricerca scientifica, i quali hanno evidenziato la necessità di restituire dignità e rilievo al tema della valenza identitaria dei beni culturali, che diventano elemento di riconoscimento e aggregazione per le popolazioni potenzialmente interessate da eventi sismici.
Esperienze dettagliate di alcuni professionisti, chiamati ad operare in terre colpite dai terremoti o da altre situazioni disastrose, testimoniano l’urgenza di dare priorità agli aspetti legati alla tutela de beni culturali, affinando le tecniche e le procedure per una loro catalogazione nel cosiddetto tempo di pace, di valutare l’agibilità degli immobili nell’interesse della sicurezza dei fruitori in condizioni ordinarie.
Tra gli aspetti condivisi nel corso del dibattito, quello di promuovere una sempre maggiore sinergia tra istituzioni e cittadini così da garantire la sicurezza senza compromettere la bellezza, la fruibilità e l’integrità del patrimonio storico e artistico della Basilicata.
Annunciata l’intenzione di avviare, in attuazione di una direttiva del ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, uno specifico percorso formativo rivolto agli addetti ai lavori sulla valutazione dei danni al patrimonio culturale.
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