Il comune di Potenza nell’ambito della Rigenerazione Urbana ed il Riuso degli immobili pubblici dismessi è precursore delle linee di azione che il Governo centrale sta approntando.
Il contesto nazionale vede il tema del riuso degli immobili pubblici dismessi con diverse prospettive, le grandi Città Italiane assalite dalla domanda di abitazioni lo perseguono con lo scopo di garantire uno strumento di aumento dell’offerta finalizzato anche ad una mitigazione dei prezzi. Alla scala del Comune di Potenza l’iniziativa rappresenta prima di tutto un’opportunità di riqualificazione finalizzata al decoro, ma anche occasione di attrattività di residenze con vani che offrono la prossimità ai principali servizi della Città.
La città di Potenza si era quasi rassegnata a vedere gli immobili pubblici dismessi come semplici spettri della nostra città, corpi morti lungo le strade principali. Nella seduta del Consiglio Comunale del 25 Marzo abbiamo riacceso una concreta speranza di rivitalizzazione di questi edifici pubblici dismessi nella città di Potenza.
Un passo audace verso il futuro sostenibile della nostra città. Questi interventi non solo garantiranno un rivitalizzare dell’area storia della Città attraverso un prezioso riuso degli immobili pubblici dismessi, dando l’opportunità a questi di essere riutilizzati dopo più di venti anni di abbandono.
Il pilastro fondamentale di questa approvazione è stato il sopravvenuto emendamento alla legge regionale 23 del 99 che ho prodotto di mio pugno al fine di poter semplificare la procedura per il riuso degli immobili pubblici. Troppo spesso abbiamo visto questi edifici cadere in rovina, diventando solo ricordi di un passato glorioso. Ma oggi, con l’approvazione di questo piano, stiamo cambiando il corso della storia. Gli edifici pubblici dismessi diventeranno una risorsa preziosa per la nostra città, anziché un peso per le nostre finanze pubbliche.
Oggi celebriamo un grande passo avanti nella nostra ricerca di una città più vivibile, inclusiva e sostenibile.
Gli edifici che presto vedranno interventi di riuso, solo per citarne alcuni tra i più esposti alle viabilità principali, sono gli edifici dell’ex Igiene e Profilassi in Via Vaccaro, l’ex Edificio della Scuola Beato Buonaventura in Via Leoncavallo, l’ex Palazzo Enel in Corso Garibaldi tutti nella ricadenti nel perimetro dell’edificato storico della città porteranno nuova linfa anche al Centro storico.–
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