È stato approvata dai delegati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Basilicata, alla presenza del segretario nazionale Uila Uil Michele Tartaglione, la piattaforma unitaria nazionale per il rinnovo dei Contratti collettivi nazionali dei settori dell’industria e della cooperazione alimentare.
I delegati parteciperanno all’attivo unitario finale che si terrà a Roma il 16 e il 17 maggio prossimi per l’approvazione definitiva della piattaforma che verrà poi presentata alla Federalimentari per il rinnovo del contratto. Nelle assemblee che si sono svolte su tutto il territorio lucano per illustrare i contenuti della piattaforma, sono stati coinvolti circa duemila lavoratori del settore.
“L’attivo unitario Fai-Flai-Uila della Basilicata è stato un’importante occasione di discussione e confronto sulle piattaforme per i rinnovi dei Contratti collettivi nazionali dell’industria e della cooperazione alimentare – affermano i tre segretari generali regionali Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, rispettivamente Vincenzo Esposito, Vincenzo Cavallo e Gerardo Nardiello – Dalla richiesta salariale alla partecipazione, alle relazioni sindacali, passando per formazione e competenze il dibattito si è concentrato sui temi principali che porteremo in discussione con le controparti e sui quali, a conclusione di un percorso di assemblee sul territorio con migliaia di lavoratori, abbiamo registrato un ampio consenso.
Ulteriori aspetti emersi dal confronto – continuano Esposito, Cavallo e Nardiello – sono la necessità di lavorare per un ricambio generazionale nei luoghi di lavoro, attraverso percorsi contrattuali definiti e condivisi, affiancando, inoltre, alle trasformazioni tecnologiche di impresa 4.0, un “lavoro 4.0” che valorizzi la qualità e le capacità di chi lavora.
Il settore dell’industria e della cooperazione alimentare, infatti, in questi anni ha fatto registrare risultati importanti dal punto di vista sia della produttività sia del fatturato, che nel 2018 ha toccato quota 140 miliardi. In particolare, va sottolineato che il fatturato dell’industria alimentare del Mezzogiorno è pari a circa 79,9 miliardi di euro (il 58% del totale dell’industria alimentare).
Attraverso le piattaforme predisposte da Fai, Flai e Uila – concludono Esposito, Cavallo e Nardiello – chiediamo che venga riconosciuto alle lavoratrici e ai lavoratori il loro fondamentale contributo a questi risultati. Dal punto di vista economico, crediamo che il Paese abbia bisogno di puntare su una politica economica espansiva volta a incoraggiare i consumi, e quindi la ripresa del mercato interno, in modo da favorire anche il rilancio della produzione e dell’occupazione. Ancora una volta ribadiamo che occorre il contributo di tutti per portare a casa il miglior risultato possibile, convinti che solo uniti, anche questa volta, riusciremo ad incrementare tutele e diritti dei lavoratori e delle lavoratrici del settore”.
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