Ing. Antonio Nicoletti, direttore generale APT Basilicata
Fa piacere leggere alcuni commenti di questi giorni sulla stagione estiva lucana. Le strutture, stando a quanto registrato per il momento solo informalmente, sono vicine al tutto esaurito e in molti casi, in particolare nei weekend, non è facile trovare sistemazioni disponibili. Le destinazioni interne hanno registrato flussi importanti anche quest’anno, senza il congestionamento dell’agosto 2020. Abbiamo salutato con ottimismo l’apertura di un nuovo grande attrattore che rappresenta un primato mondiale, il ponte di Castelsaraceno, che sta già avendo numeri da record e che unisce il Parco nazionale Appennino Lucano al Parco del Pollino, recentemente arricchitosi di un nuovo riconoscimento Unesco per le sue antiche faggete. Il Vulture si è “rafforzato” con la riapertura del Museo di Venosa e il rinnovato dinamismo del museo di Melfi, in più con una maggiore consapevolezza sulla qualità e le potenzialità del prodotto ambientale. La stessa città di Matera registra numeri interessanti, con una beneaugurante presenza di turisti stranieri: il 25% circa se consideriamo il dato delle rilevazioni presso il nostro Info Point di Piazza Vittorio Veneto, un dato certamente empirico e non significativo sul piano statistico, ma l’unico disponibile al momento.
Pur consapevoli che non siamo ancora usciti dall’emergenza e che il turismo lucano non può ritenersi soddisfatto dei risultati nei soli mesi estivi, possiamo però tirare un primo sospiro di sollievo e trarre alcune considerazioni su quanto è stato fatto e quanto ci sarà da fare nei prossimi mesi.
Quest’anno i nostri messaggi sono stati incentrati sulla libertà di movimento e sull’apertura dei confini e degli orizzonti, facendo leva sulle emozioni di tutti dopo i periodi di costrizione vissuti nei mesi di lockdown. L’azione preparatoria alla stagione estiva, oltre alle consuete attività di comunicazione, ha visto la Basilicata presente nelle Grandi Stazioni d’Italia tra i mesi di maggio e giugno, con un risultato straordinario in termini di visibilità delle nostre destinazioni turistiche. Sulla base dei sistemi di rilevamento facciale del circuito Grandi Stazioni, infatti, le sole installazioni digitali di questa campagna hanno generato oltre 60 milioni di contatti. È un risultato estremamente positivo e probabilmente sottostimato, se si considera che non include l’impatto delle immagini “statiche” (manifesti, ecc.).
Se questo è stato il principale approdo della nostra campagna (non l’unico, tra gli altri ricordo la trasmissione del nostro spot durante i quarti e le semifinali degli Europei), va anche sottolineata l’attenzione dedicata al tipo di comunicazione che abbiamo promosso: messaggi che coniugano la bellezza e l’autenticità delle nostre destinazioni con concetti come il benessere, l’unicità nella diversità dei nostri patrimoni culturali e storico-artistici, la qualità e la straordinarietà delle emergenze ambientali. Già in occasione del G20 la presenza della “Basilicata turistica” al cospetto dei delegati internazionali è stata garantita da un’esposizione che coniugava “analogico” e “digitale”, con immagini di tutta la regione che, grazie all’impiego di QRcode, rinviavano alla loro posizione geografica. Una tecnologia semplice e diffusa, applicata in un sistema che potesse facilmente dare contezza della quantità e della qualità del nostro patrimonio turistico.
Il pubblico internazionale, oltre a quello nazionale, è anche il destinatario delle due azioni più innovative realizzate in queste settimane, che costituiscono esse stesse un patrimonio in più per il nostro settore, e i cui effetti, nelle nostre previsioni, avranno un “rilascio” nel medio periodo. Mi riferisco all’app Basilicata Freetomove dedicata al cicloturismo (1729 km percorribili tra i meravigliosi paesaggi lucani, con un itinerario premiato da Legambiente nazionale in occasione dell’Oscar italiano del cicloturismo), e all’ambiente di gioco Minecraft, il videogame più usato al mondo, dedicato al prodotto del Metapontino. Quest’ultimo rappresenta un’autentica innovazione, perché è un’operazione non solo di comunicazione, intrattenimento e divulgazione (Pitagora è un blockbuster globale), ma anche di “posizionamento”, per una destinazione turistica in grado di comunicare in modo nuovo, semplice e divertente, ai più giovani ma attraverso di loro anche alle loro famiglie, le straordinarie eccellenze culturali e paesaggistiche di un territorio antico e moderno al tempo stesso.
L’azione dell’APT nel periodo pandemico è stata volta a un rinnovamento dell’immagine e della comunicazione della nostra regione, così come fortemente voluto dal presidente Bardi, sostenuto dal conforto scientifico degli esperti e condiviso con gli operatori del settore. Proprio quest’azione di condivisione è stata fondamentale per la definizione di un piano straordinario di intervento, il programma “PARTI Basilicata” voluto dall’Assessore Cupparo e recentemente approvato in Giunta. In parallelo abbiamo lavorato per l’attivazione di uno strumento dedicato al prodotto “verde” e outdoor, con il programma “Ambiente Basilicata” finanziato dal Dipartimento regionale guidato dall’Assessore Rosa. Un quadro programmatico, questo, che ci consente di operare nel prossimo biennio cercando sempre maggiore incisività in un mercato con macro-dinamiche ancora turbolente e che sarà sempre più competitivo. La nostra ambizione è posizionare la Basilicata sulla frontiera dell’innovazione del modo di fare e di vivere il turismo. Siamo già partiti e potremo andare avanti passo dopo passo, istituzioni e operatori insieme, con la consapevolezza che ci attende un lavoro imponente, dedicato a persone e territori che meritano il massimo dell’impegno e il massimo della dedizione.
Views: 33