“Prendiamo atto della composizione dell’area di crisi complessa sull’automotive, come o.s. saremo attenti e vigili sempre affinché il puzzle vada composto bene tra tutti, regione, Istituzioni, Governo e sindacato in un unico disegno affinché la Basilicata con tutte le carte in regola, veda rilanciare il tessuto industriale dell’automotive e con esso a beneficio dell’intera filiera dell’indotto che oggi ha pagando il prezzo maggiore dell’incertezza produttiva”.
E’ la posizione espressa dal sindacato lucano Ugl e Ugl metalmeccanici a termine del confronto a Potenza nella sala Verrastro della Presidenza tra la Regione Basilicata, rappresentata dal presidente Vito Bardi e dall’assessore allo Sviluppo economico e lavoro, Michele Casino, i sindacati, e in collegamento remoto, la dottoressa Chiara Cherubini della Direzione generale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e rappresentanti di Invitalia.
Per il Segretario Regionale Florence Costanzo e il Segretario Provinciale della UglM Potenza, Giuseppe Palumbo, “nel corso dell’incontro si è discusso del futuro dello stabilimento di San Nicola di Melfi, della salvaguardia e del rilancio dell’indotto, degli ammortizzatori sociali e dell’area di crisi industriale complessa. Apprendiamo positivamente l’ufficializzazione che si è concluso l’iter tecnico dei bandi di area di crisi complessa e che nei prossimi dieci giorni avranno la firma dei Ministri e del Presidente della Regione Basilicata e che nel mese di gennaio potranno essere operativi. Come Ugl facciamo nostra la richiesta al Governo, nella persona specifica del ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, che al prossimo tavolo Stellantis faccia in modo che potessimo partecipare anche noi rappresentanze sindacali regionali, a maggior ragione che trattasi di una trattativa complessa. Noi guardiamo oltre, non a perdite di posti di lavoro ma, vogliamo essere positivi e propositivi con il primo governo della storia Repubblicana che sta creando le condizioni per un accordo di transizione che tenga dentro tutta la filiera dell’automotive Italiana. A tal proposito – concludono Costanzo e Palumbo – per il prossimo venturo sulle attività e l’entrata in produzione delle prime vetture elettriche, noi Ugl vorremmo continuare a essere fiduciosi: può essere un buon auspicio in linea su quando Stellantis aveva annunciato i suoi piani per lo stabilimento di Melfi con l’arrivo di 5 nuovi modelli con i marchi DS, Jeep, Lancia e Opel ribadendo che bene è il cronoprogramma area di crisi complessa ma ora, la politica prosegua in un piano industriale a lungo termine”.
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