TARANTO. Convegno ionico – adriatico sulle patologie polmonari.

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Venerdì 13 e sabato 14 settembre, presso l’Hotel Delfino

TARANTO. Fornire agli addetti ai lavori nuove conoscenze diagnostiche e terapeutiche con l’utilizzo dei nuovi farmaci al fine di arrivare a una diagnosi precoce delle patologie polmonari e a un’indicazione tempestiva della terapia. Il tutto, superando la logica del campanile, ma mettendo insieme le esperienze di due Asl, quella di Taranto e quella di Brindisi, attraverso il coinvolgimento dei migliori specialisti della materia e i medici di medicina generale. E’ questo l’obiettivo del convegno ionico – adriatico sulle patologie polmonari, in programma per venerdì 13 (ore 9 – 13,30; 14,30 – 18) e sabato 14 settembre (ore 9 – 13,30) presso l’Hotel Delfino.

Presidenti del convegno sono: Alfredo Scoditti, responsabile del Reparto di Pneumologia presso la Casa di Cura “San Camillo” di Taranto che, con la “Santa Rita”, di recente, ha dato vita a un nuovo soggetto giuridico, il “Carlo Fiorino Hospital” con l’Irccs Neuromed quale partner; Pietro Pierluigi Bracciale, direttore Uoc Pneumologia e Riabilitazione Respiratoria presso il presidio ospedaliero di Ostuni – Brindisi. Gli stessi ne sono anche i referenti scientifici con Antonio Castagnaro, tutti componenti del Direttivo della Società Italiana di Pneumologia Puglia.

Ben sei sessioni di lavoro per discutere: dell’approccio terapeutico da adottare per le infezioni ricorrenti delle alte e basse vie respiratorie; degli aspetti nutrizionali del paziente respiratorio cronico; della ventilazione nel paziente con Bpco (broncopneumopatia cronica ostruttiva) riacutizzata con insufficienza respiratoria. E, ancora, si parlerà: dell’asma bronchiale, del ruolo e dei limiti dell’endoscopia bronchiale nella diagnostica delle neoplasie polmonari e delle tecniche fisioterapiche per assistenza alla tosse.

Scoditti ribadisce l’importanza della stretta collaborazione che deve esistere fra tutte le figure, con diversi compiti e responsabilità, che ruotano nel mondo sanitario quali infermieri, fisioterapisti, biologi. “Certamente – sottolinea Scoditti – il ruolo del medico di medicina generale è importantissimo perché è il primo che viene a conoscere le problematiche dei suoi assistiti e, di conseguenza, è lui che deve poi indirizzare il paziente dallo specialista”. Di qui, l’importanza di questo convegno, che vuole essere occasione di incontro e confronto tra diverse figure del campo sanitario.

“Aggiornarsi e confrontarsi è indispensabile. Le malattie respiratorie, infatti – come spiega Bracciale – sono una delle maggiori cause di morte (nel 2020 si prevedono 6 milioni di decessi nel mondo per Bpco) e morbilità nel mondo e le prospettive non sono affatto incoraggianti: per il futuro si prevede un aumento in frequenza delle morti causate da Bpco e dal cancro del polmone. Ma anche altre malattie, una volta ritenute rare, come le interstiziopatie polmonari e, in particolar modo, la fibrosi polmonare sono in continuo aumento”.

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