Non lo dico per propaganda, nonostante la campagna elettorale, ma perché da cittadino, avverto l’assenza delle donne nella costruzione delle politiche e delle azioni di governo per la nostra regione. La legge elettorale con la quale andremo al voto mette oggi molte donne nella possibilità concreta di poter entrare in Consiglio regionale: una rivoluzione necessaria ma non ancora sufficiente, se guardiamo ad altre realtà nazionali ed internazionali, dove le donne sono saldamente alla guida di città e Stati. Oggi la Commissione Regionale per le Pari Opportunità ci presenta un manifesto con sette punti sui quali io voglio spendermi, da candidato Presidente.
Il protagonismo delle donne non va però solo predicato, ma va soprattutto predicato. Per quanto mi riguarda, nella mia vita di tutti i giorni e nella mia impresa, ho sempre messo le donne, e le persone, al centro del lavoro. Ma tutto ciò non basta. Perché per contrastare la piaga delle violenze sulle donne oggi servono azioni più incisive e punitive. Purtroppo, anche in questi giorni, leggiamo notizie che ci sconfortano e ci impongono di tenere una linea di difesa più decisa.
Il Governo nazionale cosa intende fare in questo senso? Il Ministro Salvini, invece di girare la Basilicata da perfetto turista della politica, perché non mette in campo azioni concrete contro il femminicidio, il revenge porn, la violenza contro le donne? Tra un peperone crusco ed un selfie, una diretta Facebook ed un comizio, perché non si impegna a favore delle donne? Da un uomo che si professa duro e attento ai bisogni della gente ci saremmo aspettati altro e non la solita propaganda da perenne campagna elettorale, pagata con i soldi degli italiani.
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