Un viaggio tra le bellezze naturalistiche delle Aree protette italiane e del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano nell’ambito della mostra “A passi di Biodiversità” promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
L’iniziativa verrà presentata a Roma nella “Sala Nassiriya” del Senato della Repubblica.
Marsico Nuovo, 19 Luglio 2017 – Anche il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese ha aderito alla Mostra “A passi di Biodiversità” promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che verrà allestita nell’importante location del Museo Archeologico Provinciale di Potenza e sarà visitabile dal 29 Luglio al 14 Ottobre 2017. Per dare risalto all’immenso patrimonio naturalistico, ambientale e paesaggistico del territorio dell’Area protetta lucana, mercoledì 26 Luglio prossimo a partire dalle ore 17.00, la “Sala Nassiriya” del Senato della Repubblica ospiterà la Conferenza stampa di presentazione della preziosa iniziativa lucana, alla presenza di rappresentanti istituzionali ministeriali e regionali.
Nell’ambito della Mostra del MATTM, il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano avrà una sezione dedicata alle sue bellezze naturali e culturali ancora poco conosciute. Il visitatore verrà accompagnato in un entusiasmante viaggio virtuale ed avrà modo di conoscere ed approfondire le azioni di tutela e conservazione, di studio e ricerca che negli anni sono state portate avanti, su molte delle specie faunistiche nidificanti in essa – tra queste la rara cicogna nera – o sulle specie floristiche che trovano nelle sue praterie il loro habitat naturale, come le meravigliose orchidee selvatiche.
La bellezza e l’importanza della natura sono oggi un valore condiviso. Il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano sposa a pieno la filosofia portata avanti dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che in questi anni ha fatto molti passi avanti importanti ed ha ottenuto numerosi successi nelle politiche della conservazione, nel recupero di specie, ma anche nell’atteggiamento delle popolazioni che vivono nelle Aree protette: oggi il valore di vivere in un ambiente di qualità è più diffuso. Molti di noi sono tornati a voler passare il proprio tempo libero in natura, nelle aree verdi urbane o immersi nella natura dei Parchi nazionali.
In questi cambiamenti il sistema delle Aree protette italiane ha svolto un ruolo essenziale e rappresenta un’esperienza di eccellenza in Europa. I successi di questi anni: dal camoscio al lupo, dalla foca monaca alle praterie di Posidonia…. dimostrano che si può intervenire a difesa della natura incrementando la biodiversità, e che le Aree Protette italiane hanno la capacità per farlo. Nonostante ciò i rischi che corrono i sistemi naturali è ancora molto alto. Oggi il pianeta avrebbe bisogno di un anno e cinque mesi per rigenerare le risorse consumate in un anno. L’erosione di biodiversità progredisce. Il consumo di risorse naturali è la prima minaccia alla perdita di specie ed habitat. Si aprono nuove sfide. Oggi, come dimostra anche il recente summit sui cambiamenti climatici di Parigi, si conosce molto bene quanto la biodiversità sia fondamentale per contrastare le nuove e le vecchie emergenze ambientali.
Ma la biodiversità troppo spesso è vista come una questione solo per specialisti ed appassionati. Come se non riguardasse la nostra vita quotidiana e le scelte politiche sul futuro del paese. Secondo un’indagine di Eurobarometro la maggioranza dei cittadini europei ritiene che la perdita di biodiversità sia un problema grave ma pensa che non lo riguardi personalmente e, secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente, solo 1/3 dei cittadini europei conosce il significato della parola biodiversità. La mostra, raccontando i successi e le nuove sfide, vuole far crescere a tutti i livelli di responsabilità la consapevolezza sui rischi e sugli obiettivi che si possono perseguire, e pone a noi una domanda precisa: la ricchezza della natura con la sua incredibile bellezza, è oggi una risorsa a disposizione per il rilancio del Paese?
“La scelta di dedicare un momento di approfondimento all’immenso patrimonio naturalistico e di biodiversità del Parco, rafforza la missione delle Istituzioni tutte di riservare estrema attenzione all’ambiente e alla sua tutela e conservazione” ha affermato il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, Domenico Totaro. “Le valenze storiche, ambientali, naturalistiche con le numerose specie floristiche e faunistiche dell’Area protetta lucana, costituiscono un patrimonio collettivo di inestimabile valore per le attuali e future generazioni che dovrà essere ancora più conosciuto, divulgato ed appezzato affinché si inneschi, da parte di tutti, una reale e sentita tutela e promozione. Valorizzare la biodiversità ed i servizi ecosistemici, significa porre il capitale natura al centro dello sviluppo sostenibile e della qualità della vita. In questo senso, qualsiasi “sforzo o esigenza economica” non deve essere considerato un costo, ma un investimento indispensabile da realizzare ai fini della conoscenza e ricerca scientifica avanzata”, ha concluso il presidente Totaro.
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