Gravina resta nella Zes: la città del grano e del vino sarà il baricentro della zona economica speciale “Adriatica”, che unirà l’area portuale ed aeroportuale di Bari, la piattaforma logistica di Giovinazzo ed i centri produttivi di Murgia.
L’annuncio arriva dal sindaco Alesio Valente, a seguito di una comunicazione relativa ai lavori della giunta regionale che nella giornata di ieri, sotto la presidenza di Michele Emiliano, ha approfondito le questioni legate alla perimetrazione delle Zes pugliesi, confermando la presenza in esse dell’area industriale gravinese. Un’eventualità data sempre per sicura ma poi d’improvviso messa in discussione, agli inizi di Luglio, per la necessità di rimodulare i confini delle aree da assoggettare ai vantaggi ricollegati all’istituzione di macroaree geografiche collegate a zone portuali e destinatarie di particolari benefici fiscali, incentivi e semplificazioni amministrative finalizzate a creare un contesto orientato alla crescita di imprese autoctone, all’attrazione di investimenti – soprattutto esteri – ed all’incremento di scambi commerciali ed export.«In quella occasione – ricorda Valente – ferma fu la nostra contrarietà ad un’ipotesi del genere: già lo scorso Febbraio i nostri uffici, con tempestività e diligenza, avevano adempiuto a tutti gli obblighi e con un buon lavoro avevamo ottenuto l’inserimento all’interno della Zes. Rimettere in discussione quanto fatto, e soprattutto il ruolo naturale di Gravina e della sua zona Pip quale collante geografico e produttivo dei presìdi industriali di Puglia e Basilicata, presenti nelle Zes “Adriatica” e “Jonica”, avrebbe significato compiere un notevole passo indietro, le cui conseguenze si sarebbero pesantemente avvertite nel presente ed ancor più nel futuro». Da qui la battaglia che ha visto impegnati esponenti delle forze politiche di ogni colore ed orientamento e che ha portato il Comune, in particolare, a promuovere la mobilitazione istituzionale, prender parte agli incontri con gli imprenditori e farsi promotore di sollecitazioni rivolte all’indirizzo del governo regionale e subito fatte proprie, in occasione di una sua visita a Gravina, dall’assessore regionale alle infrastrutture, Giovanni Giannini. «L’assessore Giannini – riconosce oggi il primo cittadino gravinese – ha mantenuto l’impegno preso in quella circostanza, poi condiviso anche dal governatore Emiliano e dall’intera giunta. Altrettanto ha fatto, con caparbia e positiva ostinazione, il consigliere regionale Enzo Colonna. Li ringrazio per l’attenzione manifestata nei riguardi della nostra città e del suo tessuto produttivo: è un investimento sull’avvenire dell’intera Puglia e di tutta l’area murgiana, che peraltro uscirà più forte ed unita anche in virtù della riconfermata presenza, nell’ambito della Zes, anche della zona industriale di Altamura. Adesso abbiamo un motivo in più per guardare con fiducia al futuro».
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